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Ucraina, von der Leyen: "Nuove sanzioni Ue a Russia"

28 settembre 2022 | 17.08
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"Cremlino pagherà l'escalation"

(Afp)
(Afp)

L'Ue "non può accettare l'escalation" della guerra, condotta dalla Russia contro l'Ucraina con "pseudo referendum", mirati a "sottrarre territorio" a Kiev, e continue "minacce" di utilizzare armi nucleari. E' quanto ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Bruxelles a fianco dell'Alto Rappresentante Josep Borrell.  "Siamo determinati a far sì che il Cremlino paghi per questa escalation. Per questo oggi, insieme, vi proponiamo un nuovo forte pacchetto di sanzioni contro la Russia", l'ottavo.

Il nuovo pacchetto, che passerà al vaglio del Consiglio, consiste anzitutto in un allungamento della lista dei soggetti sanzionati, che comprenderà, spiega Borrell, "le autorità prorusse di Donetsk e Luhansk", nonché una serie di persone "che hanno facilitato l'organizzazione dei referendum nei quattro territori occupati dell'Ucraina". Ci saranno anche "alte personalità del ministero della Difesa russo" e coloro che "sostengono le forze armate russe", fornendo "equipaggiamento, armi e alloggio" ai 300mila riservisti in via di mobilitazione. Verranno colpiti anche altri individui impegnati in azioni di "disinformazione", nonché soggetti che "partecipano o favoriscono l'aggiramento delle sanzioni" contro la Russia, e non si tratta "necessariamente di russi".

Verranno inoltre imposti "nuovi bandi alle importazioni di prodotti russi", che toglieranno a Mosca altri "7 miliardi di euro" di proventi; "proponiamo anche di estendere la lista dei prodotti che non possono più essere esportati in Russia", con l'obiettivo di "privare il complesso militare del Cremlino di tecnologie fondamentali", spiega la presidente. Questi nuovi divieti "indeboliranno ulteriormente la base economica della Russia e colpiranno la sua capacità" di organizzare lo sforzo bellico.

Vengono anche introdotti, continua von der Leyen, "nuovi divieti di fornire servizi in Russia", inclusa la proibizione per i cittadini Ue di sedere nei Cda delle imprese pubbliche russe. Per quanto riguarda il petrolio, la cui importazione via mare nell'Ue dalla Russia è già stata bandita, "il G7 ha concordato in via di principio di introdurre un tetto al prezzo del petrolio russo destinato a Paesi terzi" e nel pacchetto di sanzioni "diamo la base giuridica per questo tetto al prezzo del petrolio", conclude la presidente.

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