Per ridurre al 7%, dal 15% indicato come obiettivo generale, il consumo di gas nel periodo 1 agosto 2022-31 marzo 2023 rispetto alla media dei cinque anni precedenti, l'Italia, e gli altri Stati membri dell'Ue che rispondono ai requisiti, dovranno "dimostrare" che la propria interconnessione con gli altri Paesi Ue in "capacità tecnica di esportazione fissa", quindi nei gasdotti, "rispetto al loro consumo annuo di gas nel 2021 è al di sotto del 50%". Lo riporta il testo del regolamento sul risparmio del gas in vista del prossimo inverno pubblicato oggi dal Consiglio, sul quale i ministri dell'Energia hanno raggiunto un accordo politico l'altro ieri a Bruxelles.
Non è l'unica condizione: gli Stati in questione dovranno anche dimostrare che la capacità di interconnessione con altri Paesi Ue è stata effettivamente usata per trasportare gas "ad un livello pari almeno al 90% per almeno un mese prima la notifica della deroga, a meno che lo Stato membro non possa dimostrare che non c'è stata domanda e che la capacità è stata massimizzata", nonché che "le strutture domestiche per il Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) siano tecnicamente e commercialmente pronte a ridirigere gas verso altri Paesi membri fino ai volumi richiesti dal mercato".