cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 02:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ue, sul blog di Grillo si vota per le alleanze. “Verdi esclusi perché ponevano veti e non davano certezze”

12 giugno 2014 | 12.12
LETTURA: 7 minuti

Le votazioni sono aperte fino alle 19 di oggi. Tre le opzioni: Farage, Ecr e Non iscritti. Ma l’assenza degli ambientalisti agita la rete e molti disertano voto online. Il leader M5S in un post scriptum precisa: “Nel caso la soluzione più votata non sia praticabile, sarà perseguita la successiva”.

INFOPHOTO
INFOPHOTO

Al via sul blog di Beppe Grillo la consultazione online per scegliere il gruppo politico europeo del M5S. “Di quale gruppo politico europeo dovrà far parte il M5S? Sono aperte le votazioni” annuncia il leader M5S su Facebook. Le opzioni di voto sono solo tre: Efd (Europa per la Libertà e la Democrazia, gruppo a cui aderisce Farage), Ecr (Conservatori e Riformisti Europei) e raggruppamento dei Non Iscritti. Mancano i Verdi, nonostante l’apertura degli ambientalisti. Le votazioni sono aperte fino alle 19 di oggi. Un post scriptum precisa che “nel caso la soluzione più votata non sia praticabile, sarà perseguita la successiva più votata”.

TENSIONE SULLA RETE - Ma l’assenza dei Verdi, data dai più per scontata, agita gi animi della rete. Qualcuno si sfoga su Facebook, altri scelgono i cronisti: “ma ti sembra normale? Questa è una presa per c...”, sbotta un deputato M5S. I parlamentari, dopo la timida apertura dei Verdi, pensavano che l’opzione ambientalisti fosse scontata, nonostante la notizia dell’esclusione, decisa dai vertici del Movimento, fosse filtrata alla stampa, seppur nello scetticismo degli stessi grillini, europarlamentari M5S compresi. Ieri, a Bruxelles, i neo eletti sostenevano che l’alternativa Verdi sarebbe stata sottoposta alla Rete. Così non è, e anche la Rete mugugna. Sul blog c’è più di un attivista che critica l’esclusione. “Perché non c’è il gruppo dei Verdi? - chiede, tra gli altri, Pierluigi da Macerata - di cui peraltro nel blog non si è detto niente se non per denigrarli. Grillo attenzione alle derive mafiose... Per questo voterò per il non allineamento con nessuno”. Ma anche i parlamentari non nascondono lo stupore. Dissidenti e non solo. Anche qualche ‘allineato’ si interroga apertamente. “Tanti attivisti - scrive su Facebook Francesco D’Uva, deputato del M5S - mi stanno chiedendo in privato se secondo me è normale che non si possano votare i Verdi nella votazione online sul blog per scegliere il gruppo a cui accorparci. Io dico di no”. “Sono indeciso se non votare il sondaggio sul blog o votare di non iscriversi perché - gli fa eco Stefano Vignaroli - trovo le altre opzioni scarsamente pluralistiche”. In tanti, confessano ‘off the record’ che non voteranno. Lo stesso faranno i dissidenti Aris Prodani, Paola Pinna, Tommaso Currò. I ‘falchi’, invece, tirano dritto. “Certo che voterò Farage”, dice sicura Paola Taverna.

IL MOTIVO DELL’ ESCLUSIONE - In una nota anticipata all’Adnkronos, il M5S spiega che i Verdi europei sono stati esclusi dal referendum online perché ponevano veti e non davano nessuna certezza di includere i 5 Stelle nel gruppo. “Il gruppo politico dei Verdi europei, sulla scorta delle differenti vedute coesistenti al suo interno e nonostante le richieste del M5S fatte pervenire a vari livelli - prosegue la nota - ha dapprima espresso la chiara intenzione di non partecipare al referendum senza che dallo stesso venissero preventivamente esclusi altri candidati (una richiesta che non è ricevibile perché nel M5S sono i cittadini a decidere, secondo i principi della democrazia diretta, quali opzioni considerare valide e quali no), e ha poi solo ieri sera comunicato che, nel caso in cui il referendum si fosse espresso favorevolmente al loro gruppo, allora successivamente sarebbe stato possibile eventualmente intavolare una trattativa”. “Un tale approccio - secondo i 5 Stelle - inverte sostanzialmente il corretto ordine di composizione dell’offerta referendaria, perché prima di scegliere, i cittadini devono sapere in anticipo se un Gruppo Politico europeo, in maniera unitaria e ufficiale, accoglierà il M5S al suo interno, e se sì a quali condizioni. Per fare un raffronto con altri settori della società e aiutare a comprendere i termini della questione, sarebbe come se un venditore chiedesse ai suoi clienti di firmare ‘prima’ per l’acquisto della sua merce, della quale solo in seguito saprà indicare le caratteristiche, il prezzo e perfino la disponibilità”.

TRE LE OPZIONI - “Dopo le elezioni europee dello scorso 25 maggio - scrive Grillo sul blog - il M5S ha condotto negoziati con i gruppi politici al Parlamento Europeo. Per ognuno sono stati identificati possibili punti di contatto nella reciproca agenda politica e la disponibilità ad accogliere i 17 europarlamentari a Cinque Stelle”. ”Sulla base di queste consultazioni - prosegue Grillo - gli iscritti del M5S potranno oggi scegliere tra le seguenti opzioni: Efd, il gruppo ha rappresentato nella scorsa legislatura l’opposizione più strenua al federalismo basato sull’austerity e alla concentrazione del potere nelle mani dei burocrati non eletti a Bruxelles. L’Efd è contro l’euro che ha generato povertà e disoccupazione”. ”L’Ukip, il maggiore partito del gruppo Efd - scrive Grillo - crede nella democrazia diretta ed è un partito contrario a ogni forma di discriminazione, accogliendo al suo interno membri di diverse etnie e genere che si sono uniti nella difesa della libertà e della democrazia. Il partito si oppone al potere delle gradi banche, delle multinazionali e all’eccessiva burocrazia, dedica solo il 15% del suo budget al mantenimento della sua struttura amministrativa, liberando così molte risorse per le attività politiche sul territorio e per la comunicazione, è disposto a cambiare nome scegliendone uno nuovo insieme al M5S, garantisce peso sufficiente per affrontare le battaglie condotte su temi comuni, ma al contempo assicura libertà totale di voto l’agenda politica che differisca da quella del M5S”.

“Seconda opzione, l’Ecr: il gruppo nasce come espressione dei Conservatori inglesi (Tories). Vuole riformare l’Unione Europea opponendosi al federalismo sulla base di un euro-realismo che rispetti la sovranità degli Stati Membri, crede nella libera impresa, nel commercio. Nella sua visione - prosegue il leader M5S - l’Unione Europea dovrebbe porre fine agli sprechi e all’eccessiva burocrazia. L’Ecr ha una struttura amministrativa consolidata, che si traduce in un supporto esteso alle attività politiche. Come l’Efd, inoltre, offre al M5S la massima libertà di voto sui temi in cui non ci sia una linea comune”.

Infine, Grillo include anche il “raggruppamento dei Non Iscritti: i deputati eletti del M5S possono decidere di non aderire a nessun gruppo politico. In questo caso andranno automaticamente a sedere tra i banchi del raggruppamento dei “Non Iscritti”. Essere tra i Non Iscritti comporta un’influenza limitata se non nulla sull’attività legislativa del Parlamento europeo. I “Non Iscritti” non possono ottenere cariche (presidente di Commissione, vice presidenze del Parlamento, ecc.), né votare al maggiore organo decisionale del Parlamento europeo (la Conferenza dei Presidenti) e ottenere che i temi importanti per il M5S vengano posti al centro dell’agenda legislativa in Europa”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza