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Vasco torna sul palco ed è subito ‘Lo show’

19 giugno 2016 | 14.26
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Vasco Rossi
Vasco Rossi

“Quando di colpo comincia lo show/sta pure certo che/questa è la volta che volerai su…/volerai via con me”. Vasco Rossi torna sul palco per il suo ‘LiveKom ’016’ ed è subito ‘Lo Show’. Il rocker di Zocca, che ieri sera ha tenuto la data zero nello Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro, prima della ‘carica dei 200.000’ attesa dal 22 giugno all’Olimpico di Roma per un poker di date da record, ha deciso di affidare a questo brano, di 23 anni fa ma dall’impatto emotivo senza tempo, l’incipit ma anche il concept del suo nuovo show.

Due ore e mezza circa di concerto per 33 canzoni, compresi due medley, che girano attorno all’ultimo album ‘Sono innocente’ del 2014 ma propongono un racconto nuovo rispetto ai live dell’anno scorso. Con un sound potente e trascinante come mai ed una scaletta ancora più intrigante che attraversa molti momenti della sua storia per chiudere con un tripletta storica destinata a mandare in visibilio i fan: il finale vede infatti in sequenze tra sue superati come ’Siamo solo noi’, ‘Vita spericolata’ e ‘Albachiara’.

In mezzo si alternano ballate rock che hanno fatto la storia e le sue produzioni più recenti: da ‘Gli spari sopra’ al ‘Manifesto futurista’, da ’C’è chi dice no’ al ‘Blues della chitarra sola’, al ripescaggio di alcune pietre miliari come ‘Una canzone per te’ e ‘Dormi dormi’, inserite in un medley acustico, fino ad ‘Accidenti come sei bella’, tratta dall’ultimo album e mai eseguita finora dal Blasco in concerto. A completare la scaletta un brano “a sorpresa” diverso per ognuna della quattro date romane, che accontenterà i suoi fan più fedeli, alcuni dei quali certamente decideranno di assistere a più di una data.

“Eh, volo alto sul palco, volo molto alto sul palco!”, dice Vasco che si presenta pronto più che mai alla nuova sfida live, con l’entusiasmo e l’adrenalina con cui calca la scena da oltre 40 anni… Al suo fianco, per Live Kom ‘016, la sua band confermata al completo. Accanto ai consolidati Stef Burns alla chitarra, Claudio ‘il Gallo’ Golinelli al basso, Andrea Innesto al sax e cori, Alberto Rocchetti al pianoforte, Frank Nemola alla tromba e Clara Moroni ai cori, sono “straconfermate” anche le due “ex new entry” degli ultimi live, ovvero Vince Pàstano alla chitarra e Will Hunt alla batteria. Con loro Vasco si accinge a infrangere il nuovo record dei live romani: a riempire per quattro date l’Olimpico di Roma nello stesso tour non ci ha provato mai nessun artista, “nemmeno Vasco Rossi”, scherza. Che, appunto, supera se stesso ancora una volta e porta ad oltre 200 le sue date negli stadi e a 20 quelle nel solo Stadio Olimpico.

Ho fatto un altro patto col diavolo”, risponde Vasco incontrando a fine concerto i giornalisti che gli fanno notare come sia in forma tanto nel fisico quanto nella voce. “Ci sono tante motivazioni: mi trovo molto in forma perché devo necessariamente fare una vita sana. E mi sono trovato pure un po’ spaesato in questa vita sana. Vedo anche troppe cose adesso…”, dice ridendo.

Il nuovo concerto inizia con il brano del 1993 ‘Lo show’: “L’idea di iniziare con ‘Lo show’ - spiega Vasco - era lì da un po’ di anni, era un po’ che me lo chiedevano. Era la canzone giusta per iniziare questo LiveKom, che è un po’ quello conclusivo di un ciclo. Questo spettacolo è un po’ la sintesi delle ultime 3-4 edizioni, infatti abbiamo cercato di mettere le cose migliori di tutti. Abbiamo messo l’inizio di quello del 2014, ‘Gli spari sopra’, all’inizio della seconda parte. Perché l’inizio del 2014 è stato un inizio della mado…, è stato l’anno della svolta heavy. Poi ho messo altre canzoni dell’album ‘Sono Innocente’ che l’altra volta mancavano, per esempio ‘Accidenti come sei bella’. ‘Sono Innocente’ d’altronde è un album ricco, con 15 pezzi. Anche se sono stato spaventosamente superato da Jovanotti che ne ha fatto uno di trenta, e così diciamo che non è più raggiungibile”, dice sorridendo.

Sul palco il Blasco interviene anche sull’attualità con un riferimento agli attentati terroristici e alle paure dei nostri tempi dicendo: “Il pericolo non è l’odio ma la paura. Non dovete avere paura, anche io ho paura ma non dobbiamo avere paura. Io non ho cambiato le mie abitudini”. Parole che poi spiega a fine concerto: “Cito una frase di Gandhi perché il punto è davvero che noi non dobbiamo avere paura. Magari alla mia età è anche facile perché sai che ca… me ne frega. Mi ricordo un libro di qualche anno fa, di Ammaniti, si chiamava ‘Io non ho paura’. E noi non dobbiamo avere paura. Lo so che la gente dice, ma io ho paura. E anche io ho paura. Ma non bisogna”.

Un principio che il rocker di Zocca ha sempre applicato alla sua esistenza, proverbialmente ‘spericolata’: “Dico a tutti di non aver paura della vita. Per questo grido: ‘ce la farete tutti’. Io tutti quelli che conosco ce l’hanno fatta, che non vuol dire raggiungere dei risultati fuori dal normale o realizzare tutti i sogni, ma semplicemente arrivare a un punto di star bene e raggiungere qualcosa”.

Vasco parla anche della scomparsa dell’amico Marco Pannella, con cui aveva condiviso diverse battaglie, in primis quella antiproibizionista: “L’ultima volta che l’ho incontrato parlava già un po’ divagando, ma aveva comunque una grande carica di positività. E a me questa cosa ha dato moltissimo. Ho pensato: arrivassi io a quella condizione con quello spirito e quella serenità. Mi ha proprio trasmesso serenità e tranquillità. Sempre con la battuta pronta. Sono contento perché ha affrontato la fine con un grandissimo spirito”.

Quanto al futuro, Vasco sta lavorando alle celebrazioni dei 40 anni di carriera, che saranno tanto live quanto discografiche. E che partono in qualche modo proprio dalle quattro date dell’Olimpico: “4 date all’Olimpico di Roma mi piaceva metterlo nel mio ‘curriculum’”, sottolinea sorridente. “Poi quest’altro anno ci sarà la celebrazione dei 40 anni a Modena”. Ma prima ci saranno delle uscite discografiche: “Ho delle canzoni nuove in arrivo. Ho 4 brani pronti che usciranno entro fine anno, perché con Universal c’è in programma una raccolta definitiva: 4 dischi che raccoglieranno tutto il repertorio dall’inizio a oggi, e 4 brani nuovi, uno per disco. I pezzi sono già pronti e a ottobre uscirà il primo disco”, annuncia.

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