"Il voto contrario non è ammissibile, sarebbe il tradimento del Movimento: se lo faranno se ne assumeranno la piena responsabilità. Noi andiamo avanti come un treno. Le scelte politiche spettano al capo politico: noi ai ricatti non cediamo". Così i vertici M5S, in un messaggio affidato all'AdnKronos, sulla rivolta dei 'ribelli' contro il dl sicurezza ma anche condono edilizio, Tap e Tav .
Nel mirino, in particolare, finiscono i senatori Paola Nugnes, Gregorio De Falco, Elena Fattori, 'rei' di agitare le acque del M5S in un momento non semplice per Luigi Di Maio e i suoi.
Dai vertici, in particolare, viene ricordato quanto scritto nello statuto approvato dagli iscritti, a partire dagli stessi parlamentari. Ovvero, "il capo politico mantiene l'unità dell'indirizzo politico del Movimento Cinque Stelle", oltre al passaggio in cui è riportato, nero su bianco, che "gli iscritti devono rispettare le decisioni assunte dagli organi del Movimento Cinque Stelle e devono rispettare e conformarsi al codice etico" che prevede, tra le altre cose, il voto di fiducia al governo guidato dai 5 Stelle.