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Sì a decreto sicurezza bis

11 giugno 2019 | 18.37
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Via libera del Consiglio dei ministri: sanzioni inasprite per chi aggredisce le forze di polizia in piazza, agenti sotto copertura contro immigrazione illegale. Cittadinanza a Ramy e Adam

(IPA/Fotogramma)
(IPA/Fotogramma)

Decreto sicurezza bis, via libera del Consiglio dei ministri. Sui profili di costituzionalità non solo del provvedimento appena approvato dal Cdm, ma anche del primo varato dal governo Conte sul tema "siamo assolutamente tranquilli" dice Matteo Salvini, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sul dl bis, dice il vicepremier, "lo abbiamo visto e rivisto e in parte migliorato: siamo sicuri del fatto che sia rispettoso di qualunque norme vigente in Italia e all'estero". Quanto al futuro, "abbiamo riunioni in agenda: ribadisco a nome non solo della Lega, che flat tax e taglio delle tasse dovranno far parte della prossima manovra" dice poi Salvini.

Nel decreto sicurezza approvato "ci sono sanzioni inasprite per chi aggredisce le forze pubbliche in piazza, con mazze, caschi e fuochi artificiali" prosegue il ministro dell'Interno. Per Salvini non si tratta di norme liberticide perché "gli episodi di violenza sanzionati debbono prevedere concreto pericolo a persone o cose con utilizzo di petardi, mazze e bastoni". E "non penso che la libertà di pensiero passi per strumenti di questo tipo" dice Salvini, che annuncia anche come nel decreto c'è "la possibilità di pagare agenti sotto copertura e di fare intercettazioni" per bloccare l'immigrazione irregolare.

Nel decreto bis anche un giro di vite contro la violenza negli stadi, con ampliamento del Daspo. Prevediamo "un apparato preventivo sanzionatorio già in essere in occasione del prossimo campionato di calcio" annuncia poi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti.

Nel dettaglio è previsto un "ampliamento del Daspo" che "estendiamo per episodi all'estero e di reciprocità, per le occasioni di manifestazioni sportive, non solo di calcio". Si allarga "la fattispecie anche con riferimento a episodi nei confronti degli arbitri". Inoltre "sono previste misure per impedire forme di collaborazioni opache tra associazioni sportive e questi tifosi soggetti a Daspo, c'è il divieto di rapporti di natura commerciale e - conclude Giorgetti - maggiori controlli anche su vendita di biglietti online".

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno Salvini, ha inoltre deliberato, a norma dell'articolo 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n.91, di attivare la procedura per il conferimento della cittadinanza italiana a Rami Shehata, nato a Milano il 18 luglio 2005; Adam El Hamami, nato a Crema il 1° luglio 2006. Si tratta dei due ragazzini 'eroi' che hanno aiutato a salvare i compagni durante il dirottamento di un bus scolastico.

Il Cdm ha inoltre conferito la cittadinanza italiana al canoista Nicolae Craciun, nato a Cocieri (Moldavia) il 14 giugno 1994.

DI MAIO - Questo "decreto sicurezza è un inizio e mi auguro che in fase di riconversione il Parlamento lavori a un rafforzamento delle misure per i rimpatri dei migranti irregolari" dice Luigi Di Maio.

"Parliamo di centinaia di migliaia di persone non identificate che girano liberamente in Italia - spiega il vicepremier -. Alla luce degli ultimi fatti di cronaca è opportuno che si affronti il tema seriamente e in tempi certi. Sono troppi i circa 500mila irregolari in Italia. Bisogna lavorare sul profilo internazionale in modo più approfondito e lo faremo da squadra".

CONTE - Il dl sicurezza bis, spiega poi il premier Conte, in conferenza stampa, "era in lavorazione durante la campagna elettorale, poi ci sono stati interventi rispetto alla versione originaria ed era in dirittura d'arrivo ma, a ridosso della competizione elettorale, io stesso ho chiesto di rinviare al ministro Salvini, perché fissare il Cdm a due giorni della giornata elettorale non mi pareva opportuno".

"La campagna elettorale ci ha distratti - aggiunge -, ieri abbiamo iniziato ricognizione delle cose del contratto, sulle cose da fare e aggiunto qualche altro obiettivo emerso".

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