cerca CERCA
Sabato 27 Aprile 2024
Aggiornato: 02:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Via Statuto speciale alla Sicilia, Buttafuoco conquista il web: "C'è desiderio di salvezza"

29 ottobre 2015 | 16.15
LETTURA: 3 minuti

Pietrangelo Buttafuoco (Infophoto)
Pietrangelo Buttafuoco (Infophoto)

"D'accordissimo!!!", "da siciliano dico di sì!", "semplicemente sì!". Riscuote una valanga di consensi, sui social, la richiesta di Pietrangelo Buttafuoco di togliere lo Statuto speciale alla Sicilia. "C'è desiderio di salvezza" commenta il giornalista e scrittore contattato dall'Adnkronos. "Chi maneggia la Rete ha una sensibilità efficiente, diversa, quindi è un bisogno di normalità. E poi c'è l'evidenza delle cose, l'evidenza dei fatti. Basta scorrere le notizie che arrivano dalla Sicilia per avere la conferma di tutto ciò. E' una realtà - dice Buttafuoco - dove da cinque giorni manca l'acqua a Messina e sembra una cosa normale che in una città come Messina possa mancare l'acqua per cinque giorni. E forse ancora fino a lunedì non arriverà".

"E' una realtà - sottolinea ancora - dove la più importante arteria autostradale è letteralmente segata, quando si sa perfettamente che sarebbe stato sufficiente mobilitare il Genio Militare per far saltare nel giro di mezza giornata il ponte crollato e utilizzare quello sano per fare la doppia corsia. Ma a questo non si è potuto arrivare perché appunto la speciale autonomia della Regione siciliana ha comportato tutta una serie di lungaggini burocratiche. Senza dire che in tutta la rete stradale siciliana su quattro strade tre sono sfasciate".

"Lo Statuto speciale, bisogna ricordarlo adesso che compie 70 anni - scandisce Buttafuoco - venne elargito da Umberto di Savoia in quella che fu la prima trattativa Stato-mafia che venne a seguire le giornate di violenza ordite con tanto di vere e proprie bande armate da Salvatore Giuliano in una stagione che vedeva coinvolti i peggiori ceffi della scena regionale".

Buttafuoco è netto: "Lo Statuto speciale è il cancro che mette insieme la burocrazia, il malaffare e non ultima l'arretratezza culturale e sociale della mia povera disgraziatissima regione. Quando le istituzioni non funzionano è doveroso cambiarle".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza