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Femminicidio a Vicenza, uccisa 21enne: omicida scappa e poi si suicida

15 settembre 2021 | 16.33
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A Montecchio Maggiore

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

A distanza di soli cinque giorni dall'ultimo femminicidio, oggi si è perpetrato un altro omicidio di una giovane donna in provincia di Vicenza. A colpi di pistola è stata uccisa da un uomo una 21enne, nella sua casa di Montecchio Maggiore, a pochi chilometri dal capoluogo berico. L'omicida sarebbe un amico che, attualmente, è in fuga ed è ricercato attivamente dai carabinieri.

La vittima è madre di una bimba di 2 anni. A scoprire il delitto, il marito della donna rientrato nel primo pomeriggio a casa. Subito è stato dato l'allarme, e le forze dell'ordine stanno ricercando l'omicida.

Il presunto omicida di Alessandra Zorzin si è tolto la vita. Verso le 20.30 l’uomo, un amico della vittima, ritenuto il principale indiziato dell’omicidio, si è sparato con la pistola che aveva utilizzato per commettere il delitto.

Sull’uomo, 38enne padovano, si era da subito concentrata l’attenzione dei Carabinieri, che sin dalle prime battute avevano acquisito nei suoi confronti numerosi indizi. Immediatamente erano scattate le ricerche del sospettato, che nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce, allontanandosi a bordo della propria auto. Nel corso della giornata era stato più volte individuato il suo passaggio in questa provincia e in altre limitrofe, senza però che le numerose pattuglie dispiegate riuscissero ad intercettarlo. In serata, l’autovettura è stata rintracciata nuovamente in provincia, nella zona di Creazzo.

Di lì a breve l’auto è stata intercettata nella zona di Vicenza Ovest da due pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato, che stava attivamente collaborando nelle ricerche del sospettato; alla vista delle pattuglie il 38enne sentendosi ormai in trappola si è sparato all’interno dell’autovettura. Immediatamente soccorso, nonostante i tentativi di rianimazione del personale sanitario, è deceduto poco dopo.

L'omicidio di oggi è avvenuto a soli cinque giorni di distanza dall'uccisione di Rita Amenze, 35 anni, da parte del marito Perangelo Pellizzari, attualmente detenuto nel carcere di Vicenza. L'uomo, 61 anni, non aveva accettato la decisione della moglie di lasciarlo, e così l'aveva attesa di prima mattina davanti all'ingresso della fabbrica dove lei stava per iniziare il suo turno. Dopo averla affrontata faccia a faccia, le aveva esploso contro quattro colpi di pistola, uccidendola. Quindi era fuggito con la sua auto, facendo perdere le sue tracce, fino al giorno dopo, quando era stato ritrovato dai carabinieri nascosto in una casa, nei pressi della sua abitazione nelle campagne di Villaga di Noventa Vicentina.

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