Con l’approvazione della Risoluzione, presentata dall’On. Maria Cristina Caretta, da parte della Commissione Agricoltura della Camera, il Governo Italiano si impegna a contrastare l’introduzione di avvertenze di rischio per la salute sulle etichette di vino e alcolici.
Nelle scorse settimane il tema caldo del mondo del vino italiano - e non solo - ha riguardato l’introduzione di avvertenze di rischio per la salute sulle etichette di vino ed alcolici in Irlanda. La normativa irlandese prevede avvertenze simili a quelle già in uso su sigarette e tabacco e crea a livello europeo un precedente importante, contro cui si sono duramente e compattamente schierati sia le organizzazioni di settore che la politica italiana.
L’On. Maria Cristina Caretta ha presentato alla Commissione Agricoltura della Camera una risoluzione, approvata ieri all’unanimità, che impegna il Governo ad assumere iniziative per contrastare l'introduzione nell'etichettatura degli alcolici di indicazioni di rischio per la salute connesso al consumo di alcool, anche facendo ricorso alla Corte di Giustizia dell'Unione europea, se necessario. Il Ministro Lollobrigida ha annunciato che il Governo sta lavorando in sinergia con Spagna e Francia per la creazione di un documento condiviso.
Soddisfazione da parte di tutte le organizzazioni della filiera vitivinicola italiana - Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle Cooperative Italiane, Unione Italiana Vini, Federdoc, Federvini, Assoenologi - che in una nota stampa congiunta commentano: “La Risoluzione evidenzia lo stretto legame esistente tra la tradizione vitivinicola italiana, le eccellenze che ne rappresentano il suo frutto ed il modello della Dieta Mediterranea, riconosciuto per la sua salubrità come patrimonio mondiale da promuovere e valorizzare. Un legame che deve impedire l’adozione di sistemi di etichettatura penalizzanti e fuorvianti per i consumatori. Accogliamo con soddisfazione la volontà del Governo di adoperarsi per attivare azioni proattive di sensibilizzazione al corretto consumo dei prodotti vitivinicoli e, più in generale, degli altri prodotti alcolici, recependo le nostre proposte volte alla realizzazione di progetti di educazione al consumo responsabile che garantiranno non solo la tutela della salute pubblica ma anche il valore delle produzioni italiane di eccellenza e del nostro Made in Italy”.
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