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Violenti scontri a Hong Kong

29 settembre 2019 | 12.01
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Lacrimogeni e carica della polizia durante la manifestazione contro il "totalitarismo". Un dimostrante: "Protesteremo fino a quando avremo libertà espressione"

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Violenti scontri ad Hong Kong durante la manifestazione contro il "totalitarismo" che gli attivisti per la democrazia hanno convocato oggi in occasione del 70esimo anniversario del Partito comunista cinese che si celebra martedì prossimo. La tensione è cresciuta con il passare delle ore.
La polizia dell'ex colonia britannica prima ha sparato lacrimogeni e usato un cannone ad acqua contenente una sostanza chimica abrasiva che lascia macchie blue su chi viene colpito contro i manifestanti riuniti per la marcia, non autorizzata, nel distretto commerciale della città. Oltre a caricare una manifestazione in corso di fronte al quartier generale del governo e una base dell'esercito cinese, arrestando decine di manifestanti, hanno anche sparato in aria alcuni colpi di avvertimento.

Mentre i dimostranti stavano lanciando pietre e bottiglie molotov, la polizia anti-sommossa ha attaccato i manifestanti di lato, cogliendoli di sorpresa. Negli scontri, gruppi di poliziotti hanno bloccato a terra manifestanti continuandoli a colpire anche quando erano immobilizzati.

Una barriera di ombrelli, il simbolo della rivoluzione del 2014 ripreso dal movimento di oggi, è stata impiegata oggi per proteggersi dal lancio dei lacrimogeni e dai cannoni ad acqua della polizia. "Ci proteggiamo con gli ombrelli per preparare una difesa", ha spiegato Leonard, studente di 18 anni, che protetto da una maschera e con cappello e guanti, è schierato in prima fila. "Sappiamo che possiamo essere arrestati, facciamo del nostro meglio per non essere presi - ha poi aggiunto - ma dobbiamo rimanere fermi perché Hong Kong è la nostra casa, io sento la responsabilità di protestare".

La marcia di Hong Kong contro il totalitarismo è un'espressione della rabbia contro il governo locale e contro Pechino. "Non è solo contro il Partito Comunista cinese, è contro l'intera autorità del governo", ha detto uno dei manifestanti, che si descrive come un professionista di 30 anni, difendendo il diritto di manifestare pacificamente per "esprimerci fino a quando abbiamo la libertà di espressione". "Non è una cosa che è successa in pochi giorni - aggiunge - stiamo assistendo ad una crescente influenza del governo cinese e non ascoltano quello che vuole la gente, a me appaiono come dei tiranni".

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