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Visentini (Ces): "Europa rischia ecatombe con 50 milioni di disoccupati"

13 ottobre 2020 | 08.58
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(Afp)
(Afp)

“I dieci milioni di disoccupati di oggi possono diventare 50”. Lo dice, intervistato da La Repubblica, Luca Visentini, segretario generale del Ces, la Confederazione sindacale europea, all'indomani dell'inchiesta di Repubblica sulla crisi innescata dal Covid-19 in Europa. “II numero dei disoccupati permanenti, secondo le informazioni dei nostri affiliati, è più vicino ai 12 milioni di cui parla l'IIo. Eurostat - afferma - tende sempre a sottostimare le cattive notizie. Ma è ancora più preoccupante il numero delle persone in cassa integrazione. Il Covid rischia di avere un impatto superiore a quello della crisi finanziaria del 2008, che in 5 anni ci è costata 20 milioni di posti”.

E alla domanda: la Cig per ora fa da argine anche grazie al sostegno Ue del programma Sure, ma per quanto? Visentini risponde: “Questa è la parte più preoccupante. A noi risulta che ci siano almeno 40 milioni di persone in Europa che in questo momento si avvalgono della Cig o di altre forme di sostegno al reddito. Le misure e il grado di copertura variano da Paese a Paese: quando è scoppiata l'epidemia solo in 16 c'erano strumenti di questo tipo. II problema è cosa succederà adesso”.

Secondo il segretario generale del Ces inoltre il Recovery Plan può aiutarci. “Certo - dichiara - ma c'è il rischio che il dibattito politico che si sta svolgendo prolunghi l'adozione finale di questo provvedimento. Ci vorranno mesi e mesi per l'approvazione, poi per l'emissione dei bond, la Commissione dovrà approvare i piani nazionali e solo allora i fondi verranno trasferiti a ogni Paese, non prima della seconda metà del prossimo anno. Se non c'è una proroga delle misure di sostegno al lavoro il rischio che questi 40 milioni si trasformino in disoccupati è altissimo. Per questo abbiamo scritto a tutti i ministri del Lavoro dei Paesi Ue per chiedere la proroga di Cig e altre misure almeno fino a giugno”.

“Chiederemo - sottolinea ancora - che il Sure sia rifinanziato per tutto il 2021, considerato che, dei 100 miliardi stanziati per quest'anno, ne sono già stati assegnati 87. Siamo veramente preoccupati che con la ripresa della pandemia e i possibili nuovi lockdown e il ritardo del Recovery Plan l'Europa possa essere investita da un'ecatombe, e che i 10 milioni di disoccupati attuali possano diventare 50”.

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