Vola per dieci ore percorrendo oltre 100 chilometri dai monti di Bernezzo, in provincia di Cuneo, al mare di Loano, in Liguria, per ritrovare il bagnino che per più di un anno si è preso cura di lui. Protagonista dell’incredibile impresa un gabbiano di nome Jonathan, come il personaggio del romanzo cult di Richard Bach.
Tutto ha inizio, come si legge in un articolo pubblicato alcuni giorni fa su TargatoCn, quotidiano online della Provincia di Cuneo, poco più di un anno fa quando i volontari dell’Enpa di Savona affidano a Valerio Tovano, 50 anni, bagnino a Loano, un gabbiano di appena sette giorni, rimasto senza mamma e bisognoso di cure.
Tra i due scatta subito la scintilla. Valerio, che ha una passione per i gabbiani tanto da averne uno tatuato sul petto, si prende cura del piccolo insegnandogli a procurarsi il cibo da solo e a volare. Dopo un anno Jonathan è ormai pronto a prendere la sua strada. Valerio decide allora, con sofferenza, di accompagnarlo, per il bene del volatile, al centro di recupero per animali selvatici di Bernezzo, dove volontari lo seguiranno finché non sarà pronto a spiccare il volo e tornare in libertà.
Ma, dopo appena due giorni, il gabbiano non resiste alla lontananza e, con grande sforzo dal momento che nel centro gli sono state accorciate le piume, fugge per tornare dal bagnino. Valerio sopraffatto dall’emozione non riesce a credere ai suoi occhi quando lo vede arrivare a Loano. Ancora qualche momento insieme poi una nuova separazione e il ritorno a Bernezzo, perché il bagnino sa che il posto di Jonathan non è tra gli uomini ma in cielo con gli altri gabbiani.
