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Whirlpool: addio Svezia per Italia, 280 mln investimenti per polo dell'incasso

18 aprile 2014 | 14.00
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Whirlpool: addio Svezia per Italia, 280 mln investimenti per polo dell'incasso

Roma, 18 apr. (Labitalia) - Lasciare la Svezia per investire in Italia. E' la scelta controcorrente di Whirlpool, multinazionale del 'bianco' che ha deciso di chiudere lo stabilimento svedese di Norrkoeping, che produceva microonde da incasso e dove si trovava anche una divisione di ricerca e sviluppo, e di creare il primo polo europeo dell''incasso' in Lombardia, nello stabilimento di Cassinetta di Biandronno, a pochi chilometri dal quartiere generale dell'azienda in Europa, Comerio, in provincia di Varese.

"Questa decisione -spiega in un'intervista a Labitalia Davide Castiglioni, amministratore delegato Whirlpool Europe- è parte del piano generale di rilancio della competitività di Whirlpool in Europa e in Italia. E' una scelta strategica: a fine 2012 abbiamo perso 52 milioni di profitto e da qui è nata l'idea di creare un hub per la produzione di prodotto a incasso a Cassinetta di Biandronno".

Una scelta che va 'contracorrente' anche perchè prevede grandi investimenti e il riassorbimento degli esuberi nello stabilimento, oltre che notevoli effetti positivi sull'indotto. "Abbiamo investito -spiega Castiglioni- 280 milioni di euro per prodotto, ricerca e sviluppo, e sviluppo di processi. Puntiamo a creare un processo virtuoso di crescita e competitività. Oltre al rientro degli esuberi -sottolinea- prevediamo effetti per un centinaio di unità lavorative nell'indotto".

L'obiettivo della multinazionale è quindi di dare uno 'schiaffo' alla crisi, scalando posizioni in termini di prodotto e competitività. "Contiamo molto su questo hub -ribadisce Castiglioni- per tornare a fare profitto come avveniva nel periodo pre-crisi. Il sito di Cassinetta di Biandronno fornisce diverse sinergie per potere passare da 1 milione e 600 mila prodotti a circa 2 milioni e mezzo come prevede il nostro piano. C'è la vicinanza ai nostri mercati strategici che sono naturalmente quelli della grande distribuzione".

E il piano prevede step decisivi a breve termine. "Contiamo nell'ultimo trimestre del 2014 -spiega Castiglioni- di arrivare a 2 milioni e mezzo di pezzi prodotti. Entro fine settembre sarà completato il trasferimento dalla Svezia all'Italia e contiamo di essere a pieno regime entro la fine dell'anno".

Prodotti verranno anche progettati nel nuovo sito. "Verranno realizzate in Italia -sottolinea ancora Castiglioni- anche alcune attività di progettazione che prima venivano svolte in Svezia e per questo motivo è previsto l'inserimento di una ventina di progettisti e ingegneri".

Un progetto 'condiviso' anche con le istituzioni. "Abbiamo iniziato -spiega Castiglioni- un percorso di collaborazione con le istituzioni, in particolare con la Regione Lombardia, firmando un protocollo d'intesa a supporto della competitività. Da questo network sul territorio tra istituzioni, università e imprese secondo noi emergono opportunità di crescita".

Ma come farà Whirlpool a 'sopportare' il costo del lavoro in Italia, che secondo tanti è la prima 'spinta' alla fuga verso l'estero di multinazionali e aziende di casa nostra? "Le nostre attività -conclude Castiglioni- sono improntati al 'lean manifacturing' e quindi allo snellimento dei processi e alla riduzione degli sprechi, che possono permettere quindi alle aziende di sostenere il così alto costo del lavoro in Italia".

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