Una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell'energia.
La produzione industriale a maggio è diminuita in termini tendenziali dell'1,8% e dell'1,2% rispetto ad aprile. Lo rileva l'Istat. A maggio 2014 i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di maggio 2013, sottolinea l'Istat rilevando inoltre che nella media dei primi cinque mesi dell'anno la produzione è aumentata dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Mentre, nella media del trimestre marzo-maggio la produzione è diminuita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.
A maggio l'indice destagionalizzato presenta una sola variazione congiunturale positiva nel comparto dell'energia (+0,8%); variazioni negative segnano invece i beni strumentali (-1,7%), i beni intermedi e i beni di consumo (entrambi -1,5%). Inoltre l'Istat segnala un solo aumento tendenziale nel raggruppamento dei beni intermedi (+0,5%); diminuiscono invece i beni strumentali (-3,9%), l'energia (-2,0%) e i beni di consumo (-1,7%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, a maggio 2014, - spiega l'Istat - i comparti che registrano una crescita tendenziale sono quelli dell'attività estrattiva (+3,7%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+2,9%) e delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+0,2%). Le diminuzioni maggiori invece, si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,5%), delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-4,6%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica ed ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-3,9%).
