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Alimenti: Cantini (Dgcs), cibo per tutto il Pianeta in quantità e qualità/Focus

15 ottobre 2014 | 15.41
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La Cooperazione italiana a sostegno dell'agricoltura familiare

(Xinhua/Luis Liwanag)
(Xinhua/Luis Liwanag)

"Dobbiamo creare le condizioni migliori affinché il cibo sia disponibile, in termini di quantità, in tutto il pianeta, ma tenendo presente qualità e nutrizione che sono legate alle condizioni di salute". Così all'Adnkronos Giampaolo Cantini, direttore generale della Cooperazione allo Sviluppo presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, a margine del seminario organizzato a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2014.

"Migliorare gli standard nutrizionali, lotta all'obesità, riscoprire cibi naturali e nutrienti in un'ottica anche di tutela della salute messaggio fondamentale della Giornata Mondiale dell'Alimentazione e di questa iniziativa - aggiunge Cantini - che si inserisce in una serie di appuntamenti tesi a sensibilizzare l'opinione pubblica, in particolare i giovani, in vista dell'Expo di Milano il cui tema 'Cibo e Nutrizione' riguarda lo sviluppo sostenibile e il futuro del pianeta".

Numerosi sono i programmi della Cooperazione italiana a sostegno dell’agricoltura familiare nei Paesi in via di sviluppo che si inquadrano nel più ampio impegno del nostro Paese in tema di sicurezza alimentare ed agricoltura sostenibile. Si tratta di un settore in cui la Cooperazione italiana ha un ruolo di leadership riconosciuto a livello internazionale, come ribadito anche di recente dall’Ocse Dac nell’esame sull’aiuto italiano.

Tanti i progetti della Cooperazione nel settore della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale, "ad esempio quelli indirizzati al miglioramento delle filiere produttive, penso al grano duro in Etiopia e il caffè in America Centrale - continua Cantini - Best practices che presenteremo a Expo in collaborazione con i Paesi in cui le abbiamo realizzati e gli istituti con cui li abbiamo realizzati, in particolare l'Istituto Agronomico per l'Oltremare di Firenze e l'Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari".

Nel 2013 la Direzione Generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha erogato per attività nel settore della sicurezza alimentare e dello sviluppo agricolo 15.834.385 euro sul canale bilaterale e 64.096.555 euro sul canale multilaterale (contributi a organizzazioni internazionali specializzate nei predetti settori, tra le quali Fao, Pam, Ifad e Bioversity International, Ciheam). Il forte legame di collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite del cosiddetto “polo agro-alimentare romano”, Fao, Ifad e Wfp e con organismi internazionali quali Bioversity e il Ciheam, rappresenta un elemento distintivo dell’intervento della Cooperazione italiana nel settore dello sviluppo agricolo e dell’aiuto alimentare.

Diverse sono le iniziative congiunte di supporto all’agricoltura familiare: si va dal progetto di sviluppo della produzione di frutta nelle regioni del Tigray e Nord Wollo in Etiopia, a interventi di microcredito in alcuni Paesi dell’Africa occidentale realizzati grazie alla costituzione di magazzini del grano per i piccoli agricoltori, al programma di mense scolastiche in Egitto a sostegno delle famiglie contadine, solo per citare alcuni progetti.

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