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Bellezze d'Italia

Abruzzo suggestivo: tra lame di roccia, eremi e trabocchi /Video - Foto

22 novembre 2016 | 15.21
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San Vito Marina, vista dal Promontorio Dannunziano (foto di Elio Torlontano)
San Vito Marina, vista dal Promontorio Dannunziano (foto di Elio Torlontano)

Porta in Abruzzo una delle tante tappe di 'Sei in un Paese meraviglioso. Scoprilo con noi', il progetto di Autostrade per l'Italia, sviluppato in collaborazione con Touring Club Italiano e Slow Food Italia, che ha l'obiettivo di proporre esperienze di viaggio originali e promuovere il turismo di qualità.

Nell'area di servizio Trigno Est vengono indicate experience suggestive che faranno scoprire al visitatore una natura di straordinaria bellezza, resti di età romana e rifugi rupestri (FOTO).

A Pennadomo, sopra i tetti delle case svettano pinnacoli e creste verticali di calcare, la gioia degli arrampicatori sportivi. Con un sentiero che si stacca dal paese e supera un canyon, si arriva ad altre imponenti lame rocciose, uno spettacolo che lascia senza fiato.

Andando lungo la costa, da Fossacesia Marina a San Vito Marina, si avvistano i trabocchi, insolite strutture su palafitte poco distanti dalla riva, unite alla terraferma da esili passerelle e con lunghe antenne che reggono una grande rete protesa in mare. Questo tratto, caratterizzato da calette e promontori, è chiamato appunto 'Costa dei Trabocchi': per raggiungerli si scende a mare a piedi per brevi sentieri indicati tra la macchia.

Lungo la balconata che affaccia sul golfo di Vasto si va alla scoperta della romana Histonium. Nell'area archeologica delle terme si apprezzano i raffinati mosaici di scene marine con grandi immagini di pesci e fantastiche creature dominate da Nettuno. Lasciata la costa ci si sposta sul pianoro dominato da Montenerodomo, dove tra i pascoli si giunge al municipium romano di Iuvanum che regala un'emozionante vista della Majella.

La Majella nasconde molti antichi rifugi rupestri. I più suggestivi sono quelli che eremiti e monaci crearono sfruttando ripari e grotte naturali. Gli itinerari conducono alla Grotta Sant’Angelo di Palombaro, un luogo sacro antichissimo originariamente dedicato a Bona, dea della fertilità, passato in epoca cristiana al culto di San Michele Arcangelo. La seconda tappa è Fara San Martino, dove tra le alte pareti delle Gole di Santo Spirito si celano i resti suggestivi del monastero di San Martino in Valle. Pochi chilometri oltre, sopra Lama dei Peligni, si arriva a un'altra Grotta S. Angelo da cui si ammira un panorama meraviglioso. Infine la Madonna dell’Altare di Palena, un eremo fortificato che ingloba le grotte che furono il primo rifugio sulla Majella di Pietro Angeleri, poi Papa Celestino V.

Regina del percorso enogastronomico è la ventricina, un salume antico realizzato con le parti nobili del maiale, insaporite con il peperone in polvere. Il viaggio alla scoperta di questa specialità passa da Montenero di Bisaccia a Carunchio, e poi sulle montagne abruzzesi verso Roccaspinalveti, a Scerni, dove è nata un’Accademia per difenderne l’autenticità contro le imitazioni, fino a Vasto.

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