Tra domani e dopodomani è possibile che i giudici del Tribunale dei Minori di Milano emettano un provvedimento 'temporaneo' sul destino del figlio di Martina Levato e Alexander Boettcher, in attesa della decisione definitiva sulla possibilità di una procedura di adozione per il piccolo.
"Il bambino di Martina già da domani potrebbe essere collocato in un'altra struttura, diversa dall'Icam e affidato alla tutela dei servizi sociali del Comune di Milano", spiega all'Adnkronos l'avvocato della famiglia Levato, Laura Cossar.
Il pm di turno al tribunale dei minori avrebbe presentato un ricorso per 'l'adottabilità' del figlio della coppia condannata a 14 anni di carcere per l'aggressione con l'acido a un ex fidanzato della 23enne, diventata mamma la notte di Ferragosto alla clinica Mangiagalli di Milano.
"Il punto - spiega l'avvocato che assiste Martina e i suoi genitori - è che c'è un bambino appena nato e che tra i suoi primi diritti dovrebbe avere quello di essere allattato dalla mamma e preso in braccio dai nonni". Cosa che invece non è accaduta per un provvedimento d'urgenza emesso dal pubblico ministero.
"Finora, se l'ottica è stata quella della tutela del bambino, questo provvedimento lo ha danneggiato", aggiunge il legale. La volontà dei nonni materni di poter accudire il bambino, mentre la figlia sconterà gli anni della condanna, è molto forte, ma il provvedimento di urgenza applicato subito dopo la nascita del piccolo sembrerebbe andare verso una direzione opposta a quella del desiderio delle famiglie.