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Covid oggi Italia, lenta discesa contagi e morti in calo: report Gimbe

14 aprile 2022 | 10.25
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Stabili i ricoveri. Cartabellotta: "Numeri condizionati da situazioni regionali e locali molto eterogenee'

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Covid oggi in Italia, lenta discesa dei contagi, morti in calo e ricoveri stabili. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe rileva, nella settimana 6-12 aprile, "una lieve riduzione dei nuovi casi (438.751 contro 469.479). Sono 94 le province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti. Sostanzialmente stabile l’occupazione dei posti letto in area medica (-39) e nelle terapie intensive (-8) mentre i decessi tornano sotto quota mille (929)".

"Per la seconda settimana consecutiva – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si rileva una lieve riduzione dei nuovi casi settimanali (-6,5%), che si attestano a quota 438 mila con una media mobile a 7 giorni che scende intorno ai 62 mila casi: numeri condizionati da situazioni regionali e locali molto eterogenee". Infatti, nella settimana 6-12 aprile "si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 6 Regioni (dal +2,9% dell’Emilia-Romagna al +27,4% della Valle D’Aosta) e una riduzione in 15 (dal -0,8% della Lombardia al -20,1% della Basilicata)", precisa Gimbe.

Quarta dose vaccino

La quarta dose del vaccino anti-Covid non decolla anzi è "un flop". In un mese e mezzo "solo 70.598 quarte dosi somministrate agli immunocompromessi con una copertura nazionale all’8,9%", rileva ancora il monitoraggio. "Dopo un mese e mezzo dal via libera per i pazienti più fragili – sottolinea il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo".

"Ecco perché la somministrazione di un ulteriore richiamo alla platea recentemente allargata ad over 80, ospiti delle Rsa e persone nella fascia 60-79 anni con patologie concomitanti non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica", conclude il presidente Cartabellotta.

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