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Napoli: falsi invalidi, sequestri per 3 mln euro a 24 persone

11 dicembre 2014 | 11.31
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Beni per circa 3 milioni di euro sono stati sequestrati nei confronti di 24 "falsi invalidi" per truffe aggravate commesse ai danni dell'Inps. A eseguire i sequestri disposti dal gip di Napoli i militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli, sotto il coordinamento della Procura partenopea.

I 24 falsi invalidi, secondo quanto emerso dalle indagini, truffavano l'Inps per percepire benefici economici connessi all'invalidità civile. Il sequestro eseguito dalle Fiamme Gialle ha riguardato 28 beni immobili, 8 veicoli e disponibilità finanziarie riconducibili alle 24 persone, residenti a Napoli e in provincia (Giugliano, Ercolano e Marigliano), titolari di pensioni di invalidità false, ancora in corso di percepimento.

Le indagini, che si inseriscono in un'ampia attività organizzativa coordinata dalla Procura di Napoli che ha portato a 400 misure coercitive personali dal 2009 a oggi, hanno vagliato la regolarità della corresponsione di benefici economici erogati dall'Inps a persone residenti nella Prima Municipalità di Napoli (Chiaia, San Ferdinando, Posillipo).

Nel ricostruire l'iter procedurale previsto per la concessione del trattamento pensionistico, gli investigatori hanno esaminato numerose pratiche, istruite dai vari uffici pubblici competenti, rilevando una serie di incongruenze. Al termine delle indagini che hanno riguardato pratiche istruite dalla Asl Napoli 1 Centro e dalla Prima Municipalità del Comune di Napoli, è emerso che nessuna delle 24 persone poi denunciate ha mai presentato la prevista domanda di riconoscimento dello stato di invalidità né, tanto meno, è stata mai sottoposta a visita medica da parte della competente Commissione invalidi civili del distretto sanitario di riferimento.

I benefici economici correlati all'invalidità sono quindi stati attribuiti agli indagati solo grazie alla produzione di documentazione falsa che, inviata agli uffici competenti, è stata sufficiente non solo per ottenere le provvidenze mensili (per quasi tutti i casi in esame, è stata riconosciuta l'invalidità con un punteggio superiore al 74%, la soglia minima per l'ottenimento dell'assegno di invalidità mensile) ma anche, in molti casi, per vedersi riconosciute diverse annualità di arretrati.

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