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Infanzia: Unicef, 68 mln bimbi moriranno entro 2030 per cause prevenibili

23 giugno 2015 | 18.11
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Foto di archivio
Foto di archivio

Ben 68 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno entro il 2030 soprattutto per cause prevenibili, e quell'anno 119 mln di bimbi soffriranno di malnutrizione cronica. Sono solo alcuni dei dati del nuovo Rapporto Unicef 'Progress for Children', secondo cui ci vorranno circa 100 anni perché tutte le ragazze delle famiglie più povere dell'Africa sub-sahariana possano completare il ciclo scolastico di istruzione secondaria inferiore.

Il rapporto rileva anche importanti risultati raggiunti dal 1990: il tasso di mortalità infantile sotto i 5 anni è diminuito di oltre la metà; la mortalità materna è diminuita del 45%, e circa 2,6 miliardi di persone hanno avuto accesso a fonti migliorate di acqua potabile. Progressi che però continuano a non includere circa 6 milioni di bambini che muoiono ogni anno prima di aver compiuto 5 anni, 289.000 donne che muoiono ogni anno durante il parto e 58 milioni di bambini che non frequentano la scuola primaria.

"Gli obiettivi di sviluppo del Millennio hanno aiutato il mondo a realizzare progressi importanti per i bambini, ma ci hanno anche mostrato che molti di loro sono stati lasciati indietro", ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef. "La vita e il futuro della maggior parte dei bambini più svantaggiati sono importanti non solo per se stessi, ma anche per le loro famiglie, comunità e società", ha aggiunto.

A causa delle diseguaglianze all'interno dei Paesi, i bambini delle famiglie più povere hanno il doppio delle possibilità di morire prima del quinto compleanno e molte meno possibilità di raggiungere gli standard minimi nella lettura rispetto ai coetanei meno sfortunati.

Insomma, secondo l'Unicef, mentre i leader del mondo si preparano ad adottare gli obiettivi di sviluppo sostenibile, la maggior parte dei bambini svantaggiati dovrebbe essere al centro del nuovi obiettivi da raggiungere. Una migliore raccolta dati, spiegano gli autori del volume, può aiutare a identificare i bambini più vulnerabili ed esclusi, e sapere dove vivono. Sistemi più solidi per la salute a livello locale, l'istruzione e la protezione sociale possono aiutare ancora più bimbi a sopravvivere e a svilupparsi.

Non solo. Investimenti mirati alle necessità dei bambini più vulnerabili possono produrre benefici nel breve e nel lungo periodo. "Gli obiettivi di sviluppo sostenibile rappresentano un'opportunità per applicare la lezione che abbiamo imparato e per raggiungere i bambini che hanno più bisogno. Se non riusciremo a farlo, sarà una vergogna", ha dichiarato Lake.

"Una maggiore equità nelle opportunità per i bambini di oggi - ha concluso - significa minore diseguaglianza e maggiori progressi a livello globale domani".

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