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Milano, Saturnino: "Sicurezza? Serve decreto microcriminalità"

23 ottobre 2023 | 16.12
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Il bassista, braccio destro di Jovanotti, è stato vittima di un furto in metro lo scorso luglio: "Problema non è Sala, fermare schedati"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Conosco Beppe Sala da una vita, qualsiasi cosa succeda a Milano si tira in ballo sempre il sindaco. Purtroppo c’è un decreto legato alla microcriminalità che non rende perseguibile chi commette il reato. Io stesso sono stato vittima di un furto con destrezza in metropolitana, nel luglio scorso, mi hanno sottratto il portafoglio. Per me è stato un danno relativo ma per un'anziana con la pensione il un danno è enorme". Non usa mezzi termini Saturnino Celani, bassista, compositore, produttore, da oltre 30 anni braccio destro di Jovanotti, per dire la sua sul tema sicurezza a Milano, dopo la denuncia sui social della conduttrice e attrice, Elenoire Casalegno che è stata "inseguita e assalita da uno squilibrato" in pieno centro.

Il 21 luglio scorso Saturnino si trovava sulla linea della metropolitana M3 diretto da piazza Missori alla stazione Centrale quando, poco prima della fermata Repubblica ha subito il furto del suo portafogli. "A me questa cosa è accaduta perché i mezzi li prendo - racconta all'AdnKronos - ma mi ha creato un bel disagio. Ho scritto un post per denunciare l'accaduto e ho trovato un sacco di detrattori e fan dei borseggiatori. Io ho girato un po’ il mondo, sono stato a Johannesburg, a Città del Messico. A Milano però non puoi avere questo senso di insicurezza, girare con un messaggio acustico in metro che dice 'attenzione ai borseggiatori', non esiste".

Per Saturnino non è una questione di schierare "più vigili o più forze dell'ordine", spiega, "Sono sempre le stesse persone, schedate, che commettono furti e rapine. Esistono software di riconoscimento facciale. Perché se prendi la metro a Tokyo non hai problemi ma appena metti piede alla stazione Centrale provi subito un senso di insicurezza? Non va bene, non serve Nicola Gratteri, basterebbe prendere gli schedati". Secondo l'artista il problema è anche culturale. "Ci sono persone che dicono 'queste persone fanno i ladri di mestiere' ma che significa? C’è un albo? Non si può avere paura di prendere i mezzi pubblici. Sono a pagamento e a tutti si deve garantire la sicurezza".

Saturnino non avverte tuttavia che la città di Milano sia insicura. "La metropoli è sempre insidiosa - osserva -. Anni fa volevano rubarmi una giacca di pelle all'uscita di una discoteca ma alle 5 del pomeriggio sfilare il portafoglio a una signora non va bene. Quando accade devi far sì che i responsabili svolgano per due anni servizi socialmente utili". Non si tratta, comunque, di lamentarsi con il sindaco "però dei provvedimenti vanno presi". Come? "Non saprei - ammette Saturnino - ma questo problema legato alla microcriminalità va risolto. Sono sempre gli stessi che agiscono. Questi individui non temono nulla e non va bene perché spesso il danno che fanno a livello psicologico è anche più grave di quello materiale". (di Federica Mochi)

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