La vittima è precipitata da un'altezza di oltre 8 metri. I tre amici, che forse volevano praticare parkour, non avevano assunto né droghe né alcol
E' finita in tragedia, con la morte di un ragazzo di 17 anni, la bravata di 3 amici coetanei, che martedì scorso in via Genova a Parma, si sono introdotti in un magazzino di una fabbrica nella zona dell'ex Bormioli. Erano circa le 19 quando 2 giovani del gruppetto hanno deciso di salire sul tetto del capannone, forse per fare un gioco metropolitano chiamato parkour, che consiste nell'eseguire pericolosi percorsi e salti sui tetti degli edifici urbani. Un'ipotesi però ancora tutta da accertare, su cui stanno lavorando i carabinieri di Parma in raccordo con l'autorità giudiziaria.
Il giovane deceduto è stato il primo a salire sul coperto. Ha percorso un tratto di tetto in eternit, quindi ha avanzato su di un lucernario in plastica e fibra di vetro che non ha retto al suo peso e si è rotto, facendolo precipitare all'interno del magazzino, da un'altezza di oltre 8 metri. Per lui non c'è stato nulla da fare.
L'amico che era rimasto indietro è subito sceso dal tetto, raggiungendo il terzo ragazzo che non era salito. Immediata la chiamata al 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del minorenne. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, il 17enne, che avrebbe compiuto 18 anni tra pochi giorni, era già morto. Al momento sono in corso accertamenti sull'esatta dinamica dell'accaduto, ma dai primi riscontri risulta che i ragazzi non avevano assunto né droghe né alcol.