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Piemonte, a Palazzo Lascaris bilancio previsione 2019/21

Il Palazzo della Regione Piemonte (Fotogramma/IPA)  - FOTOGRAMMA
Il Palazzo della Regione Piemonte (Fotogramma/IPA) - FOTOGRAMMA
27 febbraio 2019 | 12.43
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“Quando è iniziata la legislatura c’era un indebitamento di oltre 10 miliardi su un bilancio di 11-12. Oggi arriviamo ad approvare un bilancio sostenibile e questa è l’eredità più importante che lasciamo alla futura legislatura”. Così il relatore di maggioranza del ‘Bilancio di previsione finanziario 2019-2021’ Andrea Appiano (Pd), nella seduta di Consiglio regionale in cui si sono svolte le relazioni al disegno di legge. Secondo Appiano “i problemi non sono ancora risolti, ma la cura dei conti è un fatto anche eminentemente politico perché mettiamo in sicurezza anche alcuni capitoli centrali e, nella logica di un bilancio pluriennale, l’esigenza di stabilizzazione di fondi è ancora maggiore”.

Il relatore di opposizione, il pentastellato Davide Bono, ha lamentato che “per il quinto anno consecutivo i tempi di presentazione ed approvazione del bilancio sono in ritardo, provocando gravi difficoltà per l’intero sistema Piemonte. Abbiamo lavorato in modo responsabile in Commissione - ha osservato - ma, nel maxiemendamento presentato dalla Giunta regionale ci sono troppi tagli, come quelli nell’istruzione, nell’edilizia sociale, nella cultura, nel turismo e nella tutela del territorio. Inoltre sul tema degli extra-Lea, sono state garantite risorse sufficienti solo per il 2019, rimanendo scoperti il 2020 e il 2021. Chiediamo agibilità politica per poter discutere le nostre proposte per il Piemonte senza contingentare i tempi”.

L’altro relatore di minoranza Andrea Tronzano (FI), ha sottolineato: “E’ inutile che la Giunta a fine mandato torni ancora a recitare l’attore della parte lesa. Se guardo il bilancio della Giunta Chiamparino - ha concluso - sono disattesi quattro segmenti della popolazione che consideriamo centrali per rispondere ai piemontesi: bambini, anziani, medici di base, le imprese”.

L’obiettivo principale del provvedimento è mantenere la medesima capacità di spesa degli anni passati negli ambiti più delicati dell’azione regionale, come gli interventi ‘extra-Lea’, cioe’ le prestazioni non ricomprese nei Livelli essenziali di assistenza, le politiche per la montagna e per il diritto allo studio universitario. In generale per l’esercizio finanziario 2019 sono previste entrate e spese di competenza per oltre 19 miliardi di euro e 18,5 di cassa (dei quali quasi 11 per la sanità).

Tra i principali stanziamenti figurano interventi nell’ambito dell’Information and communications technology per 25 milioni derivanti dalle operazioni di rientro dell’aumento di capitale di Finpiemonte, 30 milioni (1 per il 2019, 12 per il 2020 e 17 per il 2021) dedicati alla promozione, in collaborazione con il Politecnico di Torino e con gli altri soggetti pubblici, del ‘Manufacturing technology competence center’ (Mtcc)e delle attivita’ legate al settore aerospaziale. E ancora, la stabilizzazione del contributo di 2 milioni alla Città metropolitana di Torino e di 4 alla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, la copertura finanziaria della legge regionale di riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale e dell’istituzione del Comune di Lu e Cuccaro Monferrato, nell’alessandrino, approvate durante l’esercizio provvisorio.

Garantita, infine, la partecipazione finanziaria agli accordi di programma riferiti all’acquisizione di un ex convento a Saluzzo, da destinare a residenza per anziani, ai Centri giovanili nella Città di Torino e al Santuario del Sacro Monte di Belmonte.

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