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Rischio slavine, evacuazioni nell'ascolano e in provincia di Chieti

21 gennaio 2017 | 10.14
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Sono in corso le operazioni di evacuazione di una quarantina di famiglie, circa quattro o cinque menbri ciascuna, dalla frazione di Pozza, Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno per pericolo slavine.

"Abbiamo già emesso un'ordinanza di evacuazione - spiega all'Adnkronos il vicesindaco di Acquasanta Terme, Luigi Capriotti - e abbiamo trovato le strutture ricettive sulla costa che ospiteranno le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni per il pericolo di slavine".

"E' stato grazie ai droni che hanno sorvolato le aree circostanti per un controllo - spiega Capriotti - che ci siamo accorti del pericolo: hanno mostrato grandi masse di neve che si stanno per staccare. Perciò, abbiamo deciso di portare via le persone prima che accada l'irreparabile". "Qui ci sono quattro-cinque metri di neve. Stiamo liberando le strade per consentire l'arrivo dei mezzi per portare via le persone - conclude Capriotti - Ci stiamo organizzando, anche se con qualche difficoltà data l'enorme quantità di neve".

Sono invece 35 le persone evacuate nella serata di ieri, dai carabinieri della stazione di Lama dei Peligni, in provincia di Chieti, per il potenziale pericolo di valanghe e slavine. I militari dell'Arma, coadiuvati da quelli di Casoli, Torricella Peligna, Palena e dai carabinieri forestali della stazione Parco di Fara San Martino hanno provveduto all'evacuazione di 12 abitazioni. Le persone evacuate sono attualmente ospiti presso abitazioni di familiari e alberghi.

Curcio: "Nessun disperso al momento, evacuazioni ancora in corso" - "Per quanto riguarda l'emergenza maltempo e terremoto non abbiamo al momento segnalazioni di persone che si stanno ricercando. Discorso a parte invece per Rigopiano". Lo ha detto il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio durante il punto stampa Dicomac a Rieti insieme al commissario alla Ricostruzione Vasco Errani e i governatori delle regioni Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria. "Incessante è il lavoro sul territorio per liberare e migliorare la viabilità, soprattutto quella che raggiunge le frazioni dei Comuni" coinvolti da maltempo e terremoto, ha aggiunto Curcio. "Sono ancora in corso alcune evacuazioni", ha spiegato Curcio. Il dispositivo delle Protezione civile in campo "è di 8.300 unità. E' un dispositivo che si è mosso nella sua completezza tra uomini e mezzi". E a proposito di mezzi "sono 3.000" quelli che vengono utilizzati, "alcune macchine prese a noleggio da aziende private", ha precisato il capo della Protezione civile.

Marche - "Sono al momento 800 le utenze non ancora riattivate dall'Enel, prevalentemente in provincia di Ascoli Piceno. - fa sapere la Regione Marche- Una decina le frazioni le cui vie di accesso non sono state ancora completamente liberate e dove sono attualmente al lavoro le turbine. Tutte sono state comunque raggiunte, ma in molte di queste l'elettricità risulta non ancora riattivata".

Abruzzo - "Comunicazione ufficiale del Direttore Generale Italia Enel ing Tamburri: a questo momento le utenze elettriche in attesa di rialimentazione per le necessità degli abruzzesi sono 33.000. Continuiamo a verificare e a controllare le situazioni più difficili e a rappresentarle nel rispetto delle procedure". E' quanto scrive il governatore dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso su Facebook.

Sardegna - Notte di superlavoro per i vigili del fuoco e la polizia municipale di Cagliari, attualmente impegnati in numerosi interventi di soccorso e messa in sicurezza principalmente a causa alla furia del vento di scirocco che sa spazzando con raffiche introno ai 65 kmh il sud dell'Isola. Tutte le squadre, riferiscono i vigili del fuoco della sala operativa del comando provinciale di Cagliari, sono impegnate in numerosi interventi in città e nell'hinterland principalmente per alberi abbattuti dal vento, cornicioni pericolanti, cartelloni pubblicitari divelti  e oggetti pericolosi. Un grosso pino è stato letteralmente sradicato in viale Diaz bloccando la strada. Altri alberi sono caduti in via Dante,via Liguria e via Garavetti, rami di palme e di altri alberi ostruiscono Ponte Vittorio e via De Magistris.

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