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Scuola, studenti in piazza in varie città italiane /Foto

17 novembre 2016 | 11.51
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Scuola, studenti in piazza in varie città italiane /Foto

Studenti in piazza in varie città italiane per affermare che "l’istruzione è il luogo in cui investire, partendo dal riconoscere il fallimento delle politiche di austerità che nel nostro Paese, ma non solo, hanno colpito il settore dell’educazione più che ogni altra voce di finanziamento pubblico". Lo sottolineano Rete degli Studenti e Udu che aggiungono: "I tagli all’istruzione pubblica e ai sistemi di diritto allo studio, sono minacce trasversali che coinvolgono il movimento studentesco".

“Oggi Udu e Rete saranno nelle piazze, nelle scuole, nelle università per rimettere al centro del dibattito pubblico alcune parole chiave, come l’edilizia scolastica, il welfare studentesco e l’alternanza scuola-lavoro e per chiedere un cambio di prospettiva rispetto a come il governo sta trattando il diritto allo studio scolastico nell’attuale legge di bilancio - dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi - Senza una definizione dei livelli essenziali dei servizi da garantire agli studenti medi in difficoltà, senza la messa in campo di un fondo per il diritto allo studio che risulta la migliore arma contro la dispersione scolastica, si fa perdere di senso e di efficacia anche a tutto il resto dell’impianto della legge di bilancio".

"Dopo anni di tagli e di assenza di interventi consistenti, questa legge di bilancio presenta delle misure che vanno ad incidere in maniera più ampia sul diritto allo studio universitario", continua Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari.

E ancora, proseguono i due coordinatori nazionali, "abbiamo inoltre aderito alle campagne lanciate dalle organizzazioni europee degli studenti medi e universitari, Obessu ed Esu. le rispettive campagne #access4alle e #fundourFuture hanno la volontà di unire i movimenti studenteschi europei in una denuncia comune al welfare e all’istruzione pubblica che stanno caratterizzando sempre più paesi del continente".

Investire in istruzione, concludono Marchetti e Manfreda, "da qui bisogna ripartire e per questo chiediamo al Governo, al Parlamento, alle regioni, alle città, un #CambiodiProspettiva".

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