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Varese: Gdf sequestra 87 tonnellate di pellet di dubbia provenienza

09 marzo 2016 | 11.10
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gdf Varese
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La Guardia di Finanza di Varese ha sequestrato oltre 87 tonnellate di pellet di dubbia provenienza e 4mila litri di gasolio detenuti in modo illecito e contro ogni norma di sicurezza. Nei giorni scorsi, i militari della compagnia di Gallarate hanno effettuato una serie di controlli sul territorio in considerazione della crescente diffusione sul mercato di ingenti quantità di pellet vendute a prezzi economici e fuori mercato.

Alcune analisi chimiche effettuate su diversi campioni di questo combustibile hanno permesso di appurare che qualora miscelato con materiali nocivi, come le colle per il legno, possono produrre danni per la salute del consumatore. Durante i controlli effettuati le fiamme gialle hanno trovato in un capannone di Cassano Magnago (Varese), numerosi bancali di pellet di marche e provenienza diversa che erano esposti per la vendita a prezzi molto concorrenziali.

Da una attenta analisi delle confezioni è stato rilevato che i Paesi di provenienza del materiale erano i più disparati (Germania, Spagna, Romania, Francia). Inoltre dai documenti d'acquisto è stato accertato che non venivano riportate l’indicazione dell’origine, la natura e la provenienza del prodotto in lingua italiana, come invece previsto dalla legge.

In attesa di ulteriori accertamenti i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo di 87 tonnellate di pellet (pari a più di quattro autotreni). Durante le operazioni di servizio, i finanzieri hanno anche trovato, fra i bancali di pellet e cataste di legna da ardere, vicine ad un grosso quadro elettrico, quattro cisterne con all’interno oltre 3.600 litri di gasolio detenuti in violazione delle più elementari norme sulla sicurezza ed in assenza di qualunque autorizzazione amministrativa.

Al momento dell’intervento una delle quattro cisterne era pronta per erogare carburante: collegata ad una pompa di estrazione artigianale, si trovava un erogatore del tipo in uso ai distributori stradali. I responsabili del capannone non sono stati in grado di dimostrare la legittima detenzione e provenienza del carburante e quindi le cisterne e il gasolio sono state sottoposte a sequestro.

Il titolare dell’attività, assieme a un'altra persona, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per ricettazione, sottrazione dei prodotti petroliferi al pagamento delle imposte nonché per violazioni penali alla normativa antincendio. Le indagini sono in corso al fine di appurare la reale provenienza del pellet sequestrato, la composizione del materiale, nonché per accertare la provenienza del carburante sequestrato.

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