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Via Berlusconi, artista Palombo: 'Perché no? Basta tabù radical chic'

13 luglio 2023 | 17.15
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l'autore dei murales in via Volturno dedicati al Cav punta il dito contro 'la borghesia che ha distrutto la sinistra' e loda il 'visionario' Berlusconi

Via Berlusconi, artista Palombo: 'Perché no? Basta tabù radical chic'

Dopo l’addio a Milano nel terzo murale realizzato dall’artista aleXandro Palombo in via Volturno, potrebbero forse essere in arrivo nuove opere dedicate a Silvio Berlusconi. “È la domanda che tutti si stanno ponendo nei bar e per le strade del quartiere Isola di Milano. Il dibattito è accesso e molti si augurano una veloce vandalizzazione nella speranza di vedere una nuova reazione del Cavaliere”, risponde all’Adnkronos lo street artist, conosciuto per le sue opere satiriche e irriverenti.

I primi due murales dedicati al Cav sono stati nel giro di poche ore vandalizzati e poi rimossi. Stessa sorte toccherà anche alla terza opera? “Fa parte del processo artistico, la rimozione è un sentimento avverso all'arte e ne potenzia l'azione. Difficile che i collezionisti si possano portare via il muro Atm, cosa che invece è accaduta con alcune opere che ho creato sui pannelli di legno dei cantieri edili”, racconta Palombo.

Nel murale comparso ieri in via Volturno, il Cav saluta la sua città natale, tenendo sotto braccio l’insegna della via che porta il suo nome, dopo averla sostituita dalla targa ‘via dei radical chic’. Il bersaglio è "una certa borghesia capitalista di sinistra che ha mandato in frantumi la sinistra e i suoi sentimenti più sinceri”, svela Palombo, aggiungendo però che “i radical chic sono una categoria in estinzione, è stato un cattivo vezzo che ha fatto danni al vero sentiment della sinistra”.

Lo street artist entra quindi nel dibattito sull’intitolazione di una via di Milano a Silvio Berlusconi. “Perché no?", si chiede, osservando che “Berlusconi ha avuto le sue grane e le conosciamo tutti, ma tutta questa rabbia a cosa ci ha portato? Costruire l'immaginario del Berlusconi nemico a chi ha giovato e a cosa è servito?”.

Con le sue opere ‘Self-made man’, Palombo ha invece “guardato all'uomo, all'imprenditore, al visionario, al comunicatore e allo scopritore di talenti che ha rivoluzionato la cultura pop italiana degli ultimi 40 anni, la mia è un analisi sociologica del suo impatto sulla nostra società”. Quindi il suggerimento: “Si può trovare una via d'uscita senza ingabbiarsi in certi tabù di sinistra, che rendono questa politica ancora più debole e vecchia, che rincorre lo zoccolo duro ma è sempre più lontana dagli umori della massa e dalla gente, manca di analisi sociale e scarseggia in comunicazione umana”. Nel 2011 - racconta Palombo - “ho avuto occasione di confrontarmi su temi molto importanti della società contemporanea con l'influente scienziato, divulgatore scientifico, conduttore televisivo e scrittore britannico Desmond Morris e in quell'occasione - riferisce lo street artist - gli chiesi anche le sue impressioni su Silvio Berlusconi e il Bunga Bunga". La risposta dell'autore del libro ‘La Scimmia Nuda’ fu "particolarmente potente e acuta", sottolinea l'artista, decidendo per la prima volta di condividere il contenuto della conversazione avuta 12 anni fa con l'etologo britannico: "In qualsiasi cultura, mi disse Desmond Morris, i maschi dominanti sono soggetti a indulgere in attività sessuali eccessive. Ramses II d'Egitto ebbe molte mogli e cento figli. Il suo dominio gli ha permesso di diffondere ampiamente i suoi geni. Questa era la funzione originaria e primordiale degli eccessi sessuali degli uomini dominanti. Oggi potrebbe assumere una versione distorta di ciò con gli eccessi sessuali che gratificano i maschi dominanti senza necessariamente dare loro il gran numero di prole che favorirebbe il loro materiale genetico. Dal grande harem di Topkapi alla Casa Bianca di John Kennedy, spesso, i top maschi sono stati insolitamente attivi sessualmente. Quindi non c'è niente di strano nei giochi del Bunga Bunga. E come dicevano i vecchi hippy ‘Fai l'amore non la guerra’. Una buona lezione per tutti i politici: tienili a letto e fuori dai guai!’".

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