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Musica: a Cremona arriva lo Stradivari 2.0, il violino 'aerospaziale'

21 settembre 2016 | 13.55
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Il violino in fibra di carbonio
Il violino in fibra di carbonio

Non solo l'abete rosso della Val di Fiemme, ora i violini si fanno anche di fibra di carbonio. É già stato ribattezzato lo Stradivari 2.0 perché nonostante sia fatto di materiali che nulla hanno a che fare con quelli del suo illustre antenato è stato molto apprezzato per il suo suono, tanto da aver vinto l'anno scorso il prestigioso German Musical Instrument Award: si tratta di un violino in fibra di carbonio, costruito da un'azienda tedesca, la Mezzo-forte, seguendo il processo di infusione sottovuoto, una tecnica derivata dall'aviazione e dall'industria aerospaziale. L'innovativo strumento sarà esposto, al fianco degli esemplari storici che hanno fatto grande la liuteria cremonese in tutto il mondo, dalle creazioni di Nicola Amato a quelle di Antonio Stradivari e Guarnieri del Gesù, nella Cremona Musica International Exhibitions, che torna alla Fiera della città lombarda dal 30 settembre al 2 ottobre, e riunisce i migliori costruttori e distributori di strumenti di alta gamma provenienti da tutto il mondo.

I produttori di questi nuovi strumenti ultramoderni ci tengono però a sottolineare che il procedimento di costruzione è assolutamente artigianale, come nel caso degli esemplari in legno: la fibra di carbonio viene infatti lavorata a mano in laboratori di liuteria e sta avendo una crescente diffusione tra i musicisti di tutti i livelli, per le caratteristiche di questo materiale, che è molto resistente, duraturo e - secondo gli addetti ai lavori - con un eccellente bilanciamento acustico.

Insensibile alle condizioni climatiche, la fibra di carbonio presenta numerosi vantaggi per i musicisti che viaggiano molto spesso o che suonano all'aperto. E infatti la produzione interessa già, non solo più i violini, ma anche viole e violoncelli. E in cantiere l'azienda tedesca ha anche un contrabbasso con il manico staccabile.

"Partecipiamo a Cremona Musica ormai da molto tempo – sottolinea Joerg Kleinalstede, fondatore dell'azienda tedesca – perchè qui incontriamo molti musicisti professionisti e amatoriali, oltre che i maggiori dealer internazionali: è il posto giusto per ottenere contatti qualificati. Cremona è la casa della liuteria, per cui siamo felici di avere l'opportunità di presentare proprio qui le nostre innovazioni, che vanno sempre a braccetto con la tradizione e i valori della liuteria artigianale”.

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