L'artista spagnolo Francisco Sobrino, uno dei grandi scultori dell'ultimo mezzo secolo fondatore del gruppo d'avanguardia Grav, e' morto all'eta' di 82 anni, dopo una lunga malattia, in Bretagna (Francia), dove si era stabilito nel 2009 dopo aver vissuto a Parigi dal 1959. Nato a Guadalajara nel 1932, dopo gli studi artistici a Madrid e a Buenos Aires in Argentina, nel 1960 a Parigi Sobrino, assieme a Julio Le Parc e François Morellet, fondo' il Groupe de Recherche d'Art Visuel (Grav) che, attivo fino al 1968, sintetizzo' il concetto della funzione sociale dell'arte, concepita come prodotto non piu' individuale ma collettivo.
Dal 1961 Sobrino incentro' la propria ricerca su costruzioni tridimensionali, utilizzando elementi modulari in plexiglas trasparente, le cui strutture regolari, per effetto della sovrapposizione delle parti, sembrano cambiare a seconda del punto di vista dell'osservatore. Nel 1964 espose alla Documenta di Kassel, e nel '65 alla mostra ''The Responsive Eye'' del Museum of Modern Art di New York. In questo periodo realizzo' per la citta' Sarcelles, in Francia, una struttura di notevoli dimensioni, in acciaio inossidabile, che rappresento' il primo dei suoi numerosi interventi urbani e porto' avanti una ricerca sulla luce, soffermandosi sulle questioni della riflessione, l'assorbimento, la trasparenza e i giochi ottici provocati dalle ombre.
Nella seconda meta' degli anni '60 Sobrino realizzo' degli oggetti cinetici manipolabili dallo spettatore e, nonostante lo scioglimento del gruppo Grav nel 1968, continuo' le sue ricerche sulle strutture tridimensionali. Dal 1971 ricevette commissioni dalle citta' di Grenoble, Madrid e Parigi per la realizzazione di sculture da installare in luoghi pubblici. Nel 1976 l'artista studio' il modo di incorporare l'energia solare nel suo lavoro, arrivando nel 1981 a realizzare una ''Scultura autoenergetica''. Le opere di Sobrino sono presenti in importanti istituzioni museali, come la Tate Gallery di Londra e il Museum of Fine Arts di Boston.
