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Arte: Franceschini, con Fai importante valorizzazione patrimonio

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il presidente Fai Andrea Carandini presenti oggi all'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio
Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il presidente Fai Andrea Carandini presenti oggi all'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio
19 marzo 2016 | 17.02
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E' ufficialmente iniziato il weekend all'insegna dell'arte e della cultura. E' tornato infatti in tutta Italia l'appuntamento tradizionale con le Giornate Fai di Primavera, l'evento, giunto alla 24esima edizione, che apre le porte a siti particolari, poco conosciuti o non accessibili. Tra i luoghi-gioiello della Capitale è stato aperto al pubblico l'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio, alla presenza del ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini e del presidente del Fai-Fondo ambiente italiano, Andrea Carandini.

Il Museo dell'Ingegneria Militare Italiana, che raccoglie plastici, modelli, disegni e pubblicazioni provenienti da tutta Italia, chiuso da tempo per lavori di restauro, fu inaugurato nel 1906 dal re Vittorio Emanuele III e nel 1934 si fuse con l'Istituto di Architettura Militare, prendendo il nome di 'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio'. "E' una giornata molto importante - ha detto Franceschini - migliaia di volontari e centinaia di luoghi, che normalmente sono chiusi, verranno aperti grazie all'azione del Fai".

"E' la dimostrazione - ha proseguito il ministro - di come pubblico e privato insieme possono fare un lavoro davvero importante di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale, soprattutto quello meno conosciuto, coinvolgendo non solo i turisti ma anche i cittadini. Cosa che il Fai fa da molti anni e che noi vogliamo continuare a sostenere in tutti i modi".

Carandini, partecipare alle giornate Fai è un modo intelligente di trascorrere il proprio tempo libero

L'Istituto, la cui apertura ufficiale è prevista per maggio o giugno, è ancora in fase di restauro e oggi e domani è possibile visitarne solo una parte. "Molte persone passano il loro tempo libero in un modo, e lo dico francamente, di basso livello - ha detto Carandini - andando, ad esempio, nei centri commerciali. Visitare questo Museo o novecento altri luoghi che il Fai apre oggi in Italia, è un modo invece intelligente di trascorrere il proprio tempo, in cui il cittadino si forma e sostiene, insieme allo Stato, il patrimonio di cui è proprietario. Ci aspettiamo un grande successo di pubblico in questi due giorni, anche perché i media, la Rai in primis, si sono mossi moltissimo".

L'edificio si presenta esternamente piuttosto massiccio ed imponente, suggerendo un'idea di robusta architettura militare. Dall'atrio, con rilievi raffiguranti le varie specialità dell'arma, si accede al cortile di S. Barbara, dove preceduta da un vestibolo si apre la Cappella-Sacrario con le belle vetrate disegnate da Duilio Cambellotti e realizzate dalla Vetreria Giuliani. Lateralmente due porticati immettono a destra nel cortile delle Armi e a sinistra nel Cortile delle Guerre.

Il piano terra è occupato dal Museo Storico dell'Arma del Genio: fra gli oggetti più curiosi ed interessanti vi sono le autentiche navicelle per aerostati, vere e proprie a ceste di vimini, l'ossatura di un'elica del dirigibile 'Italia' e il monoplano Bleriot XI che volò in Libia nel 1911. Dopo l'ampio salone dedicato alle colonie, si passa al settore riservato alla guerra di Crimea e alla prima guerra mondiale con grandi plastici che rievocano luoghi impervi e condizioni di vita tremende, e poi ancora le sale delle trasmissioni radio-telegrafiche, senza dimenticare i colombieri con i loro efficientissimi animali.

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