Donata dalla famiglia al governo di Bogotà dopo la vendita dell'archivio al Texas. Alla Biblioteca Nazionale della Colombia la macchina da scrivere con cui dattilografò il suo capolavoro 'Cent'anni di solitudine'
Resteranno patrimonio della Colombia alcuni cimeli appartenuti allo scrittore Gabriel Garcia Marquez, scomparso lo scorso 17 aprile all'età di 87 anni. Lo ha fatto sapere la famiglia di Gabo, come era familiarmente conosciuto l'autore in America Latina, la vedova Mercedes e i figli Rodrigo e Gonzalo, rispondendo così al rammarico espresso dal governo di Bogotà dopo l'annuncio della vendita dell'archivio di Garcia Marquez all'Università del Texas, con sede ad Austin.
La Biblioteca Nazionale della Colombia ha fatto sapere, su richiesta dei familiari di Gabo, che resteranno nell'istituzione di Bogotà la medaglia d'oro del Premio Nobel per la letteratura 1982, la macchina da scrivere con cui dattilografò il suo capolavoro, "Cent'anni di solitudine" (1967), e un'ampia parte della collezione privata di libri presenti nella casa dello scrittore a Città del Messico. Non è escluso che altri effetti personali dello scrittore possano arrivare alla Biblioteca Nazionale della Colombia.
Il ministro della Cultura colombiana, Mariana Garces Cordoba, in un'intervista radiofonica, ha espresso "il grande dispiacere" per non poter conservare l'archivio di Garcia Marquez in patria. Il figlio dello scrittore, Rodrigo, in un'intervista al "New York Times", ha detto che non c'è stata la possibilità di discutere l'acquisto dell'archivio con nessuna istituzione colombiana. Dunque, in Texas volerà l'archivio che contiene numerosi manoscritti, taccuini e diari, album fotografici, carteggi con numerose personalità ed anche due macchine da scrivere Smith Corona e cinque computer Apple.
