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Dai crampi al colpo calore, tutti i rischi da caldo e come prevenirli

01 luglio 2023 | 18.16
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(Fotogramma)
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Da disturbi lievi e passeggeri come crampi, edema o svenimenti a problemi di maggiore gravità quali congestione, colpo di calore, disidratazione, fino al rischio di danneggiare alcuni organi vitali: sono i pericoli da caldo intenso, dalle cosiddette ondate di calore, caratterizzate da temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso con alti tassi di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Molte Regioni, in Italia, hanno già reso operativi i 'Piani caldo' per scongiurare rischi per la salute dei cittadini. A descrivere, nel dettaglio, quali sono questi pericoli e quali gli accorgimenti da prendere per prevenirli, è il ministero della Salute, sul suo sito, nella sezione dedicata proprio alle ondate di calore.

Il caldo causa problemi alla salute - si spiega - nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente, il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato efficacemente. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare diversi organi vitali e il cervello stesso. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

Ecco dunque i disturbi, più o meno gravi, che si corrono con le ondate di calore. INSOLAZIONE: è causata da un aumento della temperatura corporea per insufficiente capacità di termoregolazione. Si manifesta per esposizione prolungata al sole, in modo particolare nelle giornate estive molto calde con assenza di vento e radiazione intensa. Si possono verificare eritemi o ustioni accompagnate o meno da una sintomatologia da colpo di calore; CRAMPI: sono causati da una perdita di sodio, dovuto alla sudorazione e a una conseguente modificazione dell'equilibrio idrico-salino, oppure derivano da malattie venose degli arti inferiori. I crampi si possono verificare negli anziani che assumono pochi liquidi e in persone, anche giovani, che svolgono attività fisica senza reintegrare a sufficienza i liquidi persi con la sudorazione.

EDEMA: è causato da una ritenzione di liquidi negli arti inferiori come conseguenza di una vasodilatazione periferica prolungata. Un rimedio semplice ed efficace è tenere le gambe sollevate ed eseguire di tanto in tanto dei movimenti dolci per favorire il reflusso venoso, oppure, effettuare delle docce fredde agli arti inferiori, dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno sino alla sommità della coscia; CONGESTIONE: si rischia assumendo bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti, che provoca un eccessivo afflusso di sangue all’addome, che può rallentare o bloccare i processi digestivi. I primi sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico.

DISIDRATAZIONE: è causata da una perdita di acqua dall’organismo maggiore di quella introdotta. L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando: è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione; si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea; una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete; in caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici, lassativi). I sintomi principali sono sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa.

EFFETTI SULLA PRESSIONE ARTERIOSA: le persone ipertese e i cardiopatici, soprattutto se anziani, ma anche molte persone sane, possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa, soprattutto nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. In questi casi, è consigliabile: evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza; non alzarsi bruscamente dal letto, soprattutto nelle ore notturne, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.

STRESS DA CALORE: è causato da un collasso dei vasi periferici con un insufficiente apporto di sangue al cervello. I sintomi possono comparire durante un'attività fisica in un ambiente eccessivamente caldo, specie in soggetti non acclimatati, con una ridotta efficienza cardiaca (insufficiente compenso in occasione di una diffusa vasodilatazione periferica) a causa di un diminuito volume sanguigno per disidratazione. Si manifesta con una forte sudorazione, un senso di leggero disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia e ipotensione, oliguria, confusione, irritabilità. Se non viene diagnosticato e trattato immediatamente, può progredire fino al colpo di calore.

COLPO DI CALORE: si verifica quando la fisiologica capacità di termoregolazione è compromessa e si manifesta con una ampia gradazione di segni e sintomi a seconda della gravità della condizione. Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali. Si può avere perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C ed è seguita da un possibile malfunzionamento degli organi interni, che può portare alla morte.

AGGRAVAMENTO DI MALATTIE PREESISTENTI: si tratta di sintomi che non arrivano all’attenzione clinica (ad esempio riduzione delle capacità fisiche), fino a sintomi di maggiore entità, (che spingono a una visita dal medico di famiglia), fino ad effetti più gravi che possono determinare il ricorso al Pronto Soccorso e il ricovero in ospedale, o essere così gravi da portare alla morte. Potenzialmente tutte le patologie croniche espongono a un rischio maggiore di mortalità in presenza di condizioni di caldo estremo. In particolare, gli studi condotti in diverse città italiane hanno evidenziato che alcune patologie (malattie cardio e cerebrovascolari, malattie polmonari croniche, disturbi psichici, malattie del sistema nervoso centrale, malattie del fegato e dei reni e malattie metaboliche quali il diabete) aumentano significativamente il rischio di morte in occasione delle ondate di calore, soprattutto nelle persone anziane.

Aria condizionata ideale a 25-27 gradi e sopra i 32 gradi ventilatore vietato

Il ministero della Salute fornisce poi "dieci consigli utili", ricordando semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione che possono contribuire a ridurre le conseguenze nocive delle ondate di calore. Questo il decalogo anti-afa: 1) NON USCIRE NELLE ORE PIÙ CALDE: durante un'ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata, cioè tra le 11 e le 18;

2) MIGLIORARE L’AMBIENTE DOMESTICO E DI LAVORO, a partire dalla schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, da usare però con attenzione, evitando livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere senza esporre a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Cautela anche con i ventilatori, che accelerano il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura e per questo il corpo continua a sudare. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.

3) BERE MOLTA ACQUA E MANGIARE FRUTTA FRESCA è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi, e consultarlo anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione; 4) MODERARE L’ASSUNZIONE DI ALCUNE BEVANDE come quelle contenenti caffeina ed evitare bevande alcoliche; 5) FARE PASTI LEGGERI: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.

6) VESTIRE COMODI E LEGGERI, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini. 7) IN AUTO, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l’auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.

8) NO ESERCIZIO FISICO NELLE ORE PIÙ CALDE della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori; 9) OFFRIRE ASSISTENZA A PERSONE A MAGGIORE RISCHIO (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controlla la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino; 10) DARE MOLTA ACQUA FRESCA AGLI ANIMALI DOMESTICI e lasciarla in una zona ombreggiata.

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