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Difesa, soddisfazione gen. Tricarico e gen. Camporini sul nuovo caccia, "ma Europa divisa"

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
09 dicembre 2022 | 15.01
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Soddisfazione dei generali Leonardo Tricarico e Vincenzo Camporini, ex capi di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, all'annuncio di Italia, Giappone e Regno Unito sul Global Combat Air Programme (Gcap) anche se non manca il rammarico per la divisione nel settore e la presenza, in Europa, di due differenti programmi.

"C'è un convitato di pietra, che continua a rimanere tale, ossia l'asse franco-tedesco a cui si è unita la Spagna per sviluppare un prodotto simile, un altro caccia di sesta generazione. Alla faccia dell'Europa", commenta all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Intelligence Culture and Strategic Analysis (Icsa) ed ex capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare.

"Il settore, nonostante sia stato destinatario degli sforzi maggiori da parte dei singoli paesi nell'industria della difesa e su cui sono stati stanziati molti miliardi, è anche il più diviso o meglio bisognevole di una comunità di intenti che pare molto difficile da raggiungere", sottolinea il generale Tricarico, secondo il quale "non è mai troppo tardi; c'è ancora tempo e spazio affinché ancora una volta la Francia deponga questa aspirazione alla primogenitura e si accordi per porter irrobustire dimensionalmente e qualitativamente il progetto" di Italia, Giappone e Regno Unito.

Il generale Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e della Difesa sottolinea: "Non parliamo di un nuovo caccia, ma di un nuovo sistema, una componente del quale volerà. Si tratta di un sistema complesso che darà agli operatori in volo e a terra una conoscenza della situazione in tempo reale consentendo di operare con una massima efficacia e precisione, impossibile in passato e anche nel presente".

"Si parla di 'nebbia della guerra' per dire che spesso chi combatte opera senza avere piena consapevolezza di chi ha attorno - osserva il generale Camporini - Il sistema Tempest incrementa la capacità di ogni operatore di conoscere cosa sta accadendo".

Il generale Camporini ricorda che "ci sono due programmi concorrenti in Europa e ciò è una sciagura. Tutti vorremmo la convergenza su un unico programma, ma gelosie nazionalistiche purtroppo lo hanno impedito". "Il programma franco-tedesco procede a singhiozzi tra notizie positive e negative", osserva l'ex ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare secondo il quale al contrario il programma che vede insieme Regno Unito, Italia e Giappone "è molto concreto, ha obiettivi molto chiari e radici europee ancorché il Regno Unito non faccia più parte dell'Ue e ci sia il Giappone. Il programma consente infatti al nostro Paese di mantenere ed acquisire quelle tecnologie che permettono di essere competitivi sul mercato mondiale".

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