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Pil, Mangialavori: "Via spettro recessione ma politica resta cauta"

15 maggio 2023 | 18.52
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Pil, Mangialavori:

C'è "un'inversione di tendenza" sul pil e "gli spettri della recessione" sono stati allontanati, ma la politica di questa maggioranza improntato alla "responsabilità" e alla "cautela". Così il presidente della commissione Bilancio alla Camera Giuseppe Mangialavori in un'intervista all'Adnkronos sulle stime della Commissione Ue sul pil che rivedono al rialzo la crescita italiana a 1,2% nel 2023 e +1,1% nel 2024 contro la stima precedente rispettivamente a +0,8% e +1,1%.

"L'approccio di questa maggioranza - sottolinea - è pienamente improntato al principio della responsabilità. In una situazione complessa e imprevedibile a livello internazionale, con la guerra alle porte, inflazione alle stelle, rialzi costanti dei tassi, crack bancari e tensioni sul mercato energetico, bisogna muoversi con ancora maggiore cautela del solito". Ma questo, osserva il deputato di Forza Italia, "non ci impedisce di portare a casa ottimi risultati. Per la prima volta in più di 20 anni, infatti, l’Italia cresce più di Francia e Germania. E questa mi sembra una grande inversione di tendenza". "Nel primo trimestre - rileva - il pil registra il doppio delle previsioni e la crescita acquisita per il 2023 è già di otto decimali. Non è difficile immaginare che la stima del Def di +1% possa essere superata. Tanto per avere un’idea, la Banca d’Italia stimava per quest’anno solo +0,3% mentre il Fondo Monetario diceva recessione. Ora, grazie alla maggiore crescita, in autunno ci potrebbero essere risorse ulteriori a disposizione, anche per il taglio delle tasse. Ma la strada deve essere questa, quella della responsabilità".

Intanto "gli spettri della recessione che tutti paventavano solo pochi mesi fa, sono stati allontanati. Un gran risultato, visto che noi acceleriamo mentre il ciclo internazionale rallenta".

Sul fronte del deficit in calo dal 4,5% nel 2023 al 3,7% nel 2024, Mangialavori si dice "convinto che i risultati alla fine dell’anno saranno migliori del previsto, anche se per adesso è bene essere cauti". In ogni caso, incalza, "il calo di un solo decimale è un dato parziale. Bisogna guardare ad un quadro più ampio e non a regole ragionieristiche" perché "siamo ancora in una fase delicata, con famiglie in difficoltà, inflazione galoppante, tassi troppo alti. Questo è il momento di sostenere la ripresa". In tal senso, nel nuovo Patto di Stabilità "sarà fondamentale negoziare un quadro di regole europee funzionale alla crescita, perché la crescita è l’unica strada per ridurre il debito", commenta il deputato di Fi.

Quanto al Pnrr, "una sfida del genere non si vince con un colpo unico e magico, ma servono diversi elementi", afferma. "C’è bisogno di mettersi alla stanga, come ha detto il Presidente Mattarella, che però ha anche e soprattutto rimarcato la necessità di una larga collaborazione" tra i vari apparati dello Stato, tra Regioni, Comuni e Stato centrale, come anche tra pubblico e privato e anche tra maggioranza e opposizione. "Serve poi, evidentemente, rivedere qualche progetto", sottolinea Mangialavori auspicando che "come già avvenuto per altri Paesi, la Commissione possa concordare sulle modifiche".

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