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Spazio, avanza sviluppo lanciatore Vega C. Accordo da 4 mln tra Avio e Cira

22 gennaio 2016 | 15.24
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Il lanciatore Vega
Il lanciatore Vega

Passi avanti per lo sviluppo della nuova generazione di vettori Vega. Avio, nel suo ruolo di capocommessa per il programma Vega C, e il Cira-Centro Italiano Ricerche Aerospazial i hanno siglato un accordo da circa 4 milioni di euro per il nuovo lanciatore, il cui volo inaugurale è previsto nel 2018. L'accordo firmato tra Avio e Cira, nell’ambito del programma Vecep (Vega Consolidation and Evolution Program), spiegano la società aerospaziale e il centro di ricerche di Capua, prevede l’effettuazione da parte del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di studi su aerodinamica, acustica e vibroacustica al decollo del Vega C, utilizzando sia la galleria del vento sia simulazioni Cfd-Computational Fluid Dynamics.

I tecnici di Capua analizzeranno inoltre, in coordinamento con la Direzione Tecnica di Avio, specifici aspetti del comportamento del nuovo motore a solido P120: fluidodinamica non stazionaria della camera di combustione e caratterizzazione meccanica delle strutture in composito. "Con il Vega C intendiamo migliorare ulteriormente la capacità di offerta sul mercato dei servizi di trasporto di piccoli satelliti in orbita bassa -commenta Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio- la capacità di carico sarà incrementata di circa il 50% rispetto alla configurazione attuale".

"Questa nuova configurazione -spiega Ranzo- avrà anche una maggior flessibilità operativa. Infatti nello stesso lancio si potranno gestire sia un maggior numero di piccoli satelliti, anche in diversi piani orbitali, sia satelliti di massa superiore. Le attività che svolgeremo insieme al Cira sono un ulteriore tassello alla crescita del know how spaziale italiana".

"Questo importante accordo ci consente di dare continuità all’importante e fattiva collaborazione che da alcuni anni abbiamo con Avio nel campo della propulsione spaziale" evidenzia Luigi Carrino, presidente del Cira. "Siamo orgogliosi -aggiunge- di partecipare al programma Vecep, contribuendo in questo modo, con il nostro bagaglio di competenze scientifiche e tecnologiche e le nostre infrastrutture di ricerca, a consolidare il ruolo dell'Italia tra i paesi leader in Europa nel settore dei lanciatori e dell'accesso allo spazio".

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