Così il direttore Italia del gruppo Enel
"Per limitare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia la soluzione è accelerare lo sviluppo delle rinnovabili". Ad affermarlo, in un'intervista al 'Sole 24 Ore', è Carlo Tamburi, direttore Italia del gruppo Enel. "Questa situazione - sottolinea Tamburi riferendosi alla spirale dei prezzi - evidenzia necessità di accelerare sullo sviluppo delle rinnovabili, che rappresentano un fattore calmierante dei prezzi. La risorsa naturale è gratuita, costa meno e rende meno dipendente il paese dall'approvvigionamento dall'estero. In questo momento il problema è il costo di produzione dell'energia e non la variabilità del combustibile: in termini di stabilità e di prevedibilità dei prezzi le rinnovabili rappresentano una sicurezza".
Con le rinnovabili, aggiunge, "è più facile per il consumatore fare accordi di approvvigionamento a lungo termine con i contratti Ppa, più diffusi all'estero ma che pian piano stanno arrivando in Italia. Le imprese che hanno grandi consumi di energia si stanno rendendo conto lentamente che un modo per eliminare le incertezze sul prezzo è quello di fare contratti a lungo termine. Fino a poco tempo fa erano frenate dalla prospettiva di prezzi decrescenti, ma ora che i prezzi all'ingrosso sono in forte crescita è chiaro che l'interesse a fissare il prezzo per un periodo medio-lungo sta aumentando".
Negli ultimi anni, rileva Tamburi, "le fonti rinnovabili sono passate da circa il 30 al 37% della produzione e questo ha consentito un minore ricorso al gas, dunque l'incremento attuale del suo prezzo si applica su quantità minori di energia. Se avessimo mantenuto lo stesso mix di generazione del 2009 oggi il costo all'ingrosso di un megawatt non sarebbe di 98 euro ma di 111 euro. Il problema dei rincari in bolletta è aggravato dalla crescita del costo dei diritti a emettere CO2".
