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Expo: Bracco, quando italiani fanno squadra sono imbattibili

29 luglio 2015 | 09.58
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Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa (Infophoto) - INFOPHOTO
Diana Bracco, presidente di Expo 2015 Spa (Infophoto) - INFOPHOTO

L'Expo 2015 di Milano giunge al traguardo dei tre mesi e il presidente Diana Bracco traccia un primo bilancio tra soddisfazione e ottimismo in una lunga intervista pubblicata oggi dal Sole 24 Ore, incentrata soprattutto sull'impatto che l'esposizione sta producendo sulle imprese italiane e sul fatto di come l'Expo sia "la conferma - dice - che quando noi italiani facciamo squadra siamo imbattibili".

"È la prima volta che l’Expo viene utilizzato come una gigantesca piattaforma bilaterale - sostiene il commissario generale per il Padiglione Italia - per i rapporti di business. Quando mai saremmo riusciti a mettere in contatto le nostre imprese con così tanti Paesi e con altrettanti potenziali clienti? L’Expo è un’occasione imperdibile per avviare relazioni d’affari che speriamo si prolunghino negli anni con benefici per il sistema Paese e per le nostre esportazioni".

Sulle polemiche riguardo il numero di visitatori che non sarebbe quello previsto, la Bracco liquida: è una questione che "non mi sembra così risolutiva e comunque andrà vista fra tre mesi, alla fine dell’Expo. Agosto si annuncia positivo e confidiamo molto in settembre e ottobre. Non entro nel merito delle polemiche sui biglietti venduti che mi sembrano molto strumentali e a cui, tra l’altro, ha già risposto il commissario Giuseppe Sala. Ci sono altri risultati, di cui fin qui si è parlato poco, che meritano di essere evidenziati".

"Nei mesi precedenti l’apertura dicevamo che il mondo sarebbe venuto a Milano e dal primo maggio abbiamo accolto a Palazzo Italia i leader di tutto il pianeta. Dicevamo che Expo sarebbe stato una grande piattaforma – di relazioni internazionali, economiche, culturali, sociali e di esperienze per i nostri giovani – e basta passare una giornata nel sito espositivo per toccare con mano che è davvero così. Io sono in Expo tutti i giorni e vedo grande soddisfazione tra i visitatori", continua Bracco che spiega come in questi sei mesi Milano si è trasformata "in un gigantesco crogiolo di idee e in un market place globale che sta offrendo la più ampia visibilità internazionale ai Paesi e alle imprese che hanno deciso di partecipare. Un market place situato nel centro del vecchio continente: un’occasione imperdibile dopo due edizioni in estremo Oriente".

Nei primi tre mesi, elenca quindi al quotidiano il presidente, "abbiamo avuto 363 visite di cariche istituzionali a Palazzo Italia con oltre 40 Capi di Stato, 188 delegazioni business. Sono 3.500 aziende registrate alla piattaforma online della Camera di commercio 'Expo Business Matching', con 600 meeting bilaterali tra aziende italiane e straniere di tutti i settori produttivi, 500 incontri grazie al progetto Ice 'Expo is Now' portato avanti in collaborazione con Assolombarda".

Buoni risultati anche per il Padiglione Italia, di cui Diana Bracco è commissario: "E' visitatissimo. Il Palazzo, con le sue forme architettoniche, sta affascinando tutti" dice, spiegando come le attrazioni in programma siano "apprezzatissime dai visitatori. Centinaia di migliaia hanno visitato, ad esempio, lo spazio del vino, di fronte a Palazzo Italia, così come lo spazio a rotazione delle regioni che sta portando un flusso continuo di ospiti da tutti i nostri territori. Molto visitati anche gli spazi di Coldiretti, che illustra il ruolo del paesaggio collettivo e il prodotto agricolo italiano dal campo alla tavola, e la mostra di Confindustria, 'Fab food. La fabbrica del gusto italiano'. Un altro spazio molto visitato - continua - è quello dedicato al progetto internazionale Women for Expo". Complessivamente, assicura Bracco, "il Padiglione Italia è senz’altro il più visitato dell’intera Expo".

Per il futuro, conclude il presidente di Expo 2015, al termine dell'esposizione gli spazi potranno diventare "la 'culla' di una cittadella dell’Innovazione che potrebbe sorgere a Milano nel 2016. A tale proposito - aggiunge - mi ha fatto molto piacere apprendere dal sottosegretario Sandro Gozi che il governo italiano ha deciso di candidare Milano come sede della Corte europea dei brevetti, dopo aver aderito al brevetto unitario europeo. Un scelta assolutamente in sintonia con i progetti di Camera di commercio e Assolombarda per il dopo Expo".

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