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Tria: "Patrimoniale sarebbe suicidio"

09 novembre 2018 | 13.26
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Nessuna patrimoniale in vista. Lo assicura il ministro dell'Economia Giovanni Tria parlando della manovra in audizione davanti alla commissione Bilancio alla Camera. "E' ovvio - sottolinea il responsabile del Tesoro - che non faremo una patrimoniale". "Significherebbe secondo me - aggiunge - una specie di suicidio".

Tria ribadisce poi che "la manovra resta confermata nei suoi pilastri" principali. "L'Italia continua dialogare in modo costruttivo con Ue'', assicura il ministro Tria, ed ''entro martedì'' sottoporrà il nuovo documento programmatico di bilancio alla Commissione europea. Sulla possibilità di un intervento di correzione dei conti, il ministro dell'Economia dice che "non ha senso discuterne" dal momento che "le manovre correttive si fanno se accade qualcosa". "Non parliamo di situazioni greche" con deficit a due cifre. In caso servisse "gli aggiustamenti di spesa e altro possono essere tanti e" si possono fare "in modo puntuale - spiega - senza elementi di emergenza così eccessivi".

Tria difende le scelte del governo nella legge di Bilancio di rialzare il deficit al 2,4% del Pil per spingere la crescita alla luce del rallentamento dell'economia: "Ci rendiamo conto - afferma - che i problemi richiederebbero una manovra ancor più incisiva" ma serviva "un corretto bilanciamento tra la stabilità finanziaria e quella sociale". "Con questa manovra - fa notare - stiamo tentando di uscire dalla trappola della bassa crescita stimolando i consumi e gli investimenti e al tempo stesso tutelando le fasce più vulnerabili".

C'è un "clima di incertezza e di percezione di pericolo e questo è un problema molto grave", sottolinea. "Continuiamo a pensare che la definizione della manovra nelle sue parti non ancora definite possa chiarire la situazione", spiega Tria, sottolineando che l'andamento dello spread "non dipende" dal rialzo del disavanzo al 2,4 per il 2019 indicato nella manovra. "Lo spread è un livello che preoccupa se mantenuto a lungo", ammette però il ministro dell'Economia, aggiungendo: "E' chiaro che l'osservazione è costante".

Tria ha incontrato oggi a Roma il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. Nella conferenza stampa al termine del colloquio, il ministro dell'Economia ha detto: "Per evitare la procedura sul debito dovremmo fare una manovra di restrizione violentissima, che per un'economia in rallentamento sarebbe un suicidio". ''In passato l'Italia era adempiente solo perché programmava per il futuro l'aggiustamento strutturale'', ha spiegato. Centeno ha detto di non aver dubbi sull'impegno dell'Italia per l'euro. "È' essenziale che la legge di bilancio - ha concluso - dimostri questi impegni''.

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