"L'Europa in questa fase eccezionale rischia come forse non ha mai rischiato da quando e stata inventata". È l'allarme lanciato dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel corso di un convegno all'Università La Sapienza sui progressi dell'Ue, sottolineando tra le sfide maggiori la crisi dei migranti, la necessità di rafforzare crescita e lavoro, tra le altre.
"Quello che sta succedendo con la rimessa in discussione di Schengen è più pericoloso della crisi dell'euro, perché non dipende dalle performance macroeconomiche ma mette al centro le idee diverse dell'Ue, visioni nazionali che rischiano di prevalere", ha sottolineato.
Per affrontare le sfide che ha davanti l'Ue ha bisogno di "un ministro unico delle Finanze", ha poi aggiunto Padoan che, prima di elaborare il tema, si concede una battuta: "Premetto però che non sto cercando un nuovo lavoro". "Sul tema della politica fiscale - rileva il ministro - c'è spazio per renderla più favorevole a crescita con soluzioni che fanno bene a tutti". E "per fare questo forse bisogna cambiare le regole o introdurre istituzioni nuove come il ministro delle Finanze europeo".