Borse europee deboli al giro di boa, per l'Ocse Eurozona a rischio stagnazione e stima che nel biennio 2015-2016 la crescita del Pil dell'Italia sarà la più bassa del G20: +0,2% il prossimo anno e +1,0% nel 2016.
Borse europee deboli al giro di boa: dopo una mattinata in territorio negativo, i principali listini del Vecchio Continente riprendono fiato prima della mossa della Bce sui tassi e proseguono, in questa direzione, dopo la decisione scontata della banca centrale che lascia i tassi invariati, al minimo storico. Prima della conferenza stampa di Mario Draghi e delle indicazioni che arriveranno dal mercato finanziario Usa, Piazza Affari cede lo 0,14% a 19.401 punti con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi in calo a 156 punti base con un rendimento del 2,39%. Maglia nera per Zurigo -0,29%, stabile Londra -0,05%, Parigi -0,02%, Madrid +0,02% e Francoforte -0,01% dopo il dato sugli ordini delle fabbriche tedesche a settembre. Corre il listino di Lisbona +1,29%.
Sul fronte macroeconomico la ripresa dell'economia globale resta ancora bassa e l'Eurozona è a rischio stagnazione, secondo l'Ocse che stima come nel biennio 2015-2016 la crescita del Pil dell'Italia sarà la più bassa del G20: +0,2% il prossimo anno e +1,0% nel 2016.
A Piazza Affari in rosso i titoli bancari: Bpm -2,88%, Ubi -2,18%, Banco Popolare -1,24%, Intesa Sanpaolo -0,80%, Bper -0,93%, Unicredit -0,78%, in controtendenza Mps +1,09% dopo l'ok del consiglio all'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro garantito da un consorzio di garanzia formato dalle principali banche d'affari internazionali. Alla prova dei conti, tra gli altri, Generali -0,43% e A2A +1,93%. Tra le maggiori flessioni Yoox -5,04%, Tenaris -4,55% e Telecom -1,66%; maglia rosa invece per Finmeccanica +5,61%; corrono anche Saipem +2,94% e Prysmian +2,35%.