Chiusura mista per le piazze finanziarie europee dopo una giornata in altalena in assenza di importanti spunti macroeconomici. Mentre Wall Street viaggia il territorio negativo, con il Dow Jones che cede lo 0,38% e il Nasdaq che lascia sul terreno lo 0,12%, alle Borse del Vecchio Continente non resta che guardare alla bilancia commerciale giapponese che a gennaio ha segnato un record di deficit. Ovviamente anche le tensioni in Ucraina continuano ad indurre cautela negli investitori. Secondo Vincenzo Longo, analista di Ig Markets, "ci aspettiamo che l'escalation delle tensioni in vista del referendum in Crimea di domenica prossima potrebbero dominare la scena sui mercati nel proseguo della settimana".
Intanto in Europa a segnare la peggiore performance è Francoforte con il Dax che termina gli scambi in calo dello 0,91% a 9.265 punti. "Continua la preferenza degli investitori per la periferia della zona euro" aggiunge Longo. Amsterdam lascia sul terreno lo 0,73% a 393,4 punti; Londra cede lo 0,35% ; Zurigo segna -0,13%. In territorio positivo Parigi che segna +0,1%, Bruxelles +0,14%, Parigi +0,1%, Bruxelles +0,14%, Madrid +0,3%, Lisbona +1,24%.
A Piazza Affari, mentre il differenziale tra Btp e Bond decennali tedeschi ha chiuso a quota 174 punti base, l'indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un progresso dello 0,58%, a 20.750 punti, mentre l'All Share ha chiuso gli scambi in crescita dello 0,52% a 22.131. Secondo Longo, "l'indice potrebbe approfittarne di respirare un po' prima di riprendere la corsa al rialzo. Un primo supporto rimane a 20.500 - 20.485 punti. Al di sotto di questo livello ci potrebbe essere un test all'area dei 20.150. Scenario positivo si avrebbe con il superamento di 20.850 punti, che aprirebbe a un allungo in direzione dell'area di 21.000". (segue)
