Le Borse europee chiudono deboli, ma in territorio positivo, alla vigilia della riunione della Fed che mercoledì 15 marzo dovrebbe decidere il primo rialzo dei tassi del 2017, secondo il parere quasi unanime degli analisti. Euro sopra quota 1,06 dollari, stabile il petrolio. A Milano l'indice Ftse Mib guadagna lo 0,25% a 19.707 punti, con lo spread tra Btp e Bund a quota 189, dopo il dato di gennaio relativo alla produzione industriale sceso del 2,3% su mese e -0,5% su anno. Maglia rosa per Londra +0,33% alle prese con la procedura formale per la Brexit; in progresso Francoforte +0,22% e Parigi 0,13%.
A Piazza Affari sulla parità il comparto bancario: frenano Bper -1,67%, Mediobanca -1,49%, Ubi Banca -0,89% e Unicredit -0,49%; in progresso Intesa Sanpaolo +0,99% a 2,456 euro; acquisti su Banca Mediolanum +2,29%. Vendite su Azimut -2,59%, YNap -2,18% e Unipol -1,48%.
Corre il settore dell'auto: svetta Fca +2,26%; in progresso anche Ferrari +1,46%; rimbalza Brembo +1,62%. Tra le blu chips corre anche Saipem +1,09%. Sull'All Share rialzo a due cifre per Il Sole 24 Ore (+11,79% a 0,352 euro) nel giorno del cda straordinario, dopo il calo dei giorni scorsi in relazione all'inchiesta condotta dalla Procura di Milano.