Cresce, ma resta minoritaria, la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle società quotate italiane. A fine 2013, riporta la Relazione per il 2013 della Consob, il 17,8% dei cda è costituito da persone di sesso femminile, in crescita dall'11,6% del 2012, e l'83,5% delle società quotate ha almeno un componente donna, rispetto al 66,8% di un anno prima. Determinante per l'aumento degli amministratori donne è stata l'entrata in vigore, nell'agosto del 2012, della legge Golfo-Mosca sulle quote rosa.
Nominare un consigliere donna è in genere una scelta produttiva per la società: gli amministratori di sesso femminile, secondo i dati elaborati dalla Consob sulla base dei bilanci al 2012 delle società del Ftse Mib, vantano un tasso di presenza media del 95%, contro il 92,6% degli uomini. Il tasso medio di presenza degli amministratori, limitatamente alle società del Ftse Mib, è del 92,9% ed è più alto per gli amministratori appartenenti alla famiglia azionista di controllo (94,2%) che per quelli esterni (92,6%).
