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Comunicato stampa

Quale sarà il nostro futuro nel Metaverso

08 luglio 2022 | 10.25
LETTURA: 4 minuti

Quale sarà il nostro futuro nel Metaverso

Milano, 8 Luglio 2022. Internet è un posto all’interno del quale si possono trovare risposte ad esigenze di carattere quotidiano, ora rischia di diventare anche un luogo per vivere. Nel corso degli anni il web ha fornito profondi benefici riferiti a produttività e qualità della vita agli utenti di tutto il mondo: il fatto di poter impostare la propria vita interamente in un contesto multimediale è un indiscutibile miracolo della tecnologia moderna.

Tutto questo potrebbe diventare presto parte del passato, a tutto vantaggio di un altro approccio multimediale basato su intelligenza artificiale con siti e app che potrebbero interagire tra loro in modo diretto, senza che l’utente debba occuparsi di copiare e incollare dati. Benvenuti nell’era del metaverso.

Una nuova esperienza di vita digitale

Questo è solo uno degli innumerevoli vantaggi promessi dai sostenitori dell’ambiente online di nuova generazione chiamato metaverso. In tutto il mondo, ricercatori nelle università, startup tecnologiche e grandi imprese si stanno impegnando per renderlo realtà. I ricercatori immaginano una rete nuova e migliore, immersiva e interattiva quanto un videogioco moderno. Ma il metaverso non è un gioco, bensì un qualcosa di molto serio.

Nel metaverso del futuro si potrà ad esempio inviare il proprio avatar, in un chiosco di pizza per fare una vera ordinazione nel mondo reale. Si potranno pagare bollette, riunirsi con i propri familiari in un ambiente virtuale ricco di funzionalità, scorrere i profili dei single della propria zona e organizzare un appuntamento virtuale prima di decidere se vedersi offline.

Cos’è il Metaverso

Il termine “metaverso” è stato coniato nel 1992 da Neal Stephenson in un romanzo di fantascienza intitolato Snow Crash. Stephenson aveva immaginato un ambiente online in cui gli avatar che rappresentavano gli utenti interagivano tra loro e con programmi software che riproducevano vere strade, negozi, edifici e quartieri in uno spazio tridimensionale virtuale.

In realtà l’idea di rendere il funzionamento dei computer più simile alla vita reale è molto precedente. Le prime tecnologie imponevano agli utenti di comunicare con i computer nel loro linguaggio: Lisa e Macintosh di Apple sono stati i primi personal computer a consentire agli utenti di selezionare i file con il mouse e spostarli in una destinazione, ponendo così le basi per le interfacce utente grafiche a cui sono ormai abituati gli utenti attuali per interagire con i computer e altri dispositivi.

Come un avatar in un videogioco

Nei videogiochi multiplayer, il giocatore è rappresentato sullo schermo da un avatar personalizzabile. Si sposta in un mondo virtuale, interagendo con oggetti e altri giocatori. Questi giochi interattivi consentono un ampio grado di libertà. Gli sviluppatori del metaverso studiano i giochi per capire in che modo gli utenti acquisiscono velocemente capacità e adottano convenzioni all’interno di un universo virtuale.

Numerosi progetti commerciali stanno già usando il termine “metaverso” per descrivere la propria offerta di prodotti e servizi online. Nella maggior di questi casi, hanno semplicemente aggiunto un’interfaccia 3D simile a quella di un videogioco alle loro piattaforme software già esistenti.

È possibile immaginare come ci si potrebbe preparare al trasferimento in un’altra città usando un metaverso con interfaccia di tipo gaming invece di internet come è oggi. Il proprio avatar potrebbe camminare o sorvolare le strade della città per scoprire i quartieri, visitando potenziali case con tour virtuali.

L’economia nel Metaverso

Tutto questo avrà esiti diretti anche sul mondo dell’economia. Esistono piattaforme all’interno delle quali i giocatori possono creare avatar, abiti, striscioni, cibi e accessori, vendendoli in cambio di valute virtuali che non possono ancora essere convertite in denaro, ma in futuro potrebbe accadere (come è stato per le criptovalute).

Tra i sostenitori più entusiastici del metaverso basato sui giochi c’è il rapper Snoop Dogg, che sta realizzando una versione della sua vera residenza, visitabile dagli utenti di The Sandbox. Gli utenti potranno girare per la villa e interagire con le rappresentazioni visive degli animali domestici, delle auto, delle statue, dei cimeli del musicista e altro ancora, tutti creati come NFT. All’interno della Dogghouse virtuale, potranno inoltre acquistare biglietti di concerti, inclusi pass VIP.

Unire assieme tutti i pezzi

Affinché possa emergere un vero metaverso, tutte le aziende e i creatori dovranno adottare modalità standard di raffigurare e interagire tra loro e con gli oggetti nel mondo virtuale. Tali standard assumeranno la forma di protocolli.

Anche le transazioni economiche richiederanno protocolli. Benchè la versione più purista del metaverso idealmente dovrebbe essere basata su un’unica valuta digitale, le prime implementazioni sicuramente consentiranno agli utenti di tutto il mondo di vedere i prezzi ed effettuare transazioni usando qualsiasi valuta desiderino. Il metaverso deve calcolare i prezzi velocemente e in modo coerente, quindi convertire le valute direttamente in background per permettere gli scambi di e-commerce globali. Ad oggi le piattaforme di criptovalute all’avanguardia come Kriptomat stanno già studiando soluzioni per queste nuove sfide.

Quando partirà il Metaverso?

I singoli elementi della tecnologia necessaria per implementare il Metaverso 1.0 esistono già. Si ha la tecnologia per creare e muoverci in quartieri virtuali all’interno di un avatar, i caschi per la realtà virtuale, gli occhiali elettronici che servono da schermi per le app eseguite sugli smartphone. Solo il tempo sarà in grado di dire se si è riusciti a trasformare internet da un ambiente di lavoro e intrattenimento orientato alle attività a un luogo in cui trascorrere felicemente le nostre vite.

Per maggiori informazioni

Sito web: https://kriptomat.io/it/

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