"Il ritorno in politica di elementi puliti del Partito nazionale in un raggruppamento che si contrapponga a uno Stato religioso rappresenta una possibile alternativa ai Fratelli Musulmani". E' questa l'opinione di Magdy al-Daqqaq, esponente del Partito nazionale democratico, il partito dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, disciolto con una sentenza ma che ora alcuni vorrebbero rilanciare sulla scena politica.
"Il ritorno in politica di elementi puliti del Partito nazionale in un raggruppamento che si contrapponga a uno Stato religioso rappresenta una possibile alternativa ai Fratelli Musulmani". E' questa l'opinione di Magdy al-Daqqaq, esponente del Partito nazionale democratico, il partito dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, disciolto con una sentenza ma che ora alcuni vorrebbero rilanciare sulla scena politica. "Ritengo che questa sia la via d'uscita alla crisi politica del Paese", afferma Daqqaq in un'intervista ad Aki-Adnkronos International. All'interno della formazione di Mubarak, deposto con la rivoluzione del gennaio 2011, "vi è una corrente determinata a rilanciare il partito con il suo vecchio nome", spiega Daqqaq.
"Io ho proposto di chiamarlo Nuovo partito nazionale o Corrente nazionale", precisa il politico, rivelando che "a guidare la mobilitazione per il ritorno del partito è il suo ultimo segretario, Majed al-Sharbini", che sta lavorando per "riunire quei membri dell'ex partito che non hanno subito condanne giudiziarie ed altri elementi nazionalisti". Secondo Daqqaq, il mondo politico egiziano "teme un ritorno del Partito nazionale o di alcuni dei suoi leader" e questo "a causa dell'incapacità delle forze attualmente in campo, che hanno scoperto di non avere un loro spazio" sulla scena politica del Paese.
