(Aki) - Per l'opposizione "e' evidente che questa operazione militare, come la visita del primo ministro a Kidal, e' stata improvvisata, concepita e messa in opera senza la minuziosa preparazione che necessita una decisione di tale importanza per il Paese. I nostri soldati - precisa la nota - non devono essere ritenuti responsabili di questa sconfitta militare".
Intanto, dopo il cessate-il-fuoco siglato venerdi' scorso tra i belligeranti, e' tornata la calma nel nord. La radio francese 'Rfi' riferisce che l'accordo e' rispettato da entrambe le parti e questo ha permesso al Programma alimentare mondiale (Pam) di distribuire viveri alla popolazione. I gruppi ribelli armati mantengono il controllo su Kidal e Menaka, mentre l'esercito regolare e' presente in alcune localita' della provincia, come Aguelhok e Tessalit.
Stando al loro sito web, i ribelli dell'Mnla si sono scontrati sabato con "le forze oscurantiste del Movimento per l'unicita' e il jihad in Africa occidentale (Mujao) nei dintorni della citta' di Tabankort", sempre nei dintorni di Kidal. "Le nostre forze sono state l'obiettivo di un'imboscata tesa dal Mujao ma hanno rapidamente preso il sopravvento sul nemico", si legge.
