(Aki) - Il governo saudita e' sempre piu' in allarme per il rischio che i cittadini che sono andati in Siria a combattere tra le file dei jihadisti tornino in patria e lancino un jihad contro la monarchia. Per questo il ministro della Cultura, Abdelaziz Khoja, ha diffuso oggi un comunicato in cui afferma che Riad "condanna il terrorismo in tutte le sue forme", intima ai combattenti stranieri di lasciare la Siria e chiede, in particolare, che siano i tribunali internazionali a processare e condannare chiunque si sia macchiato di crimini di terrorismo.
L'iniziativa segue quella lanciata il mese scorso da re Abdullah, che ha definito come un reato perseguibile ai sensi del codice penale la scelta di quanti partono per combattere il jihad in Siria o in altri paesi. Si calcola che siano diverse centinaia i sauditi arrivati in Siria, insieme a cittadini di molti altri paesi arabi e non, per condurre il jihad contro il regime di Bashar al-Assad.
