cerca CERCA
Lunedì 29 Aprile 2024
Aggiornato: 01:07
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Yemen: attivista, spose bambine? soluzione istruzione infrastrutture

19 giugno 2014 | 14.20
LETTURA: 3 minuti

(Aki) - E' con l'istruzione femminile e con le infrastrutture che si risolve il problema delle spose bambine in Yemen, dove secondo dati Unicef il 52 per cento delle ragazze si sposa quando ha meno di 18 anni e il 14 per cento meno di 15. Lo ha dichiarato Saimah al-Qiari, attivista per i diritti delle donne nelle aree rurali dello Yemen, ad Aki - Adnkronos International a margine del seminario internazionale sulla 'Collaborazione tra Italia e Yemen sui diritti delle donne nella Costituzione dello Yemen' in corso a Roma alla facolta' di Giurisprudenza dell'Universita' La Sapienza organizzato dalla societa' Minerva e dall'onlus Law International con il sostegno dei ministero degli Esteri italiano.

"Se il governo yemenita riuscisse a far arrivare le infrastrutture nelle zone rurali non avremmo più il problema delle spose bambine", dichiara. "Sono le pessime condizioni economiche e l'analfabetismo le cause principali delle nozze delle minorenni nello Yemen, mentre erroneamente si da' la colpa a usi, costumi e tradizioni tribali", spiega al-Qiari, secondo la quale "non e' il padre che impone il matrimonio alla figlia minorenne, ma è' lei stessa che vuole sposarsi con l'illusione di fuggire da un carico di lavoro eccessivo impostole dalla famiglia d'origine. Quello che non sa e' che dopo le nozze il carico risulterà doppio". Ed è per questo, insiste l'attivista, che "le ragazze devono essere istruite e coinvolte in un processo di sensibilizzazione attraverso il quale comprendano che il matrimonio precoce e' a loro svantaggio".

La Qairi, che vive a Haulan, nell'entroterra di Sana'a, spiega che il tasso di analfabetismo coinvolge "il 70 per cento della popolazione che vive nelle zone rurali dello Yemen, contro il 40 per cento delle zone urbane". Inoltre nelle zone rurali vive "il 74 per cento dell'intera popolazione yemenita e l'83 per cento dei poveri". Lei, che si è' sposata a 16 anni, ma è' riuscita a proseguire gli studi fino al diploma, oggi ha tre figlie. Per loro garantisce che farà "il possibile perché compiano gli studi superiori, ma non è' sicura di poterle far studiare all'università, perché è' troppo lontana". E perché "gli usi e costumi hanno qui un impatto negativo, definendo illecito mandare una ragazza a studiare da sola lontano da casa".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza