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Fuga documenti Pentagono, Zelensky: "Usa non ci hanno avvertito"

In fiamme serbatoio petrolio russo vicino a confine Crimea

(Foto Fotogramma)
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03 maggio 2023 | 08.13
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha avuto alcun contatto con la Casa Bianca riguardante la fuga di notizie top secret del Pentagono diffuse via la piattaforma Discord, vicenda di cui è venuto a conoscenza attraverso i notiziari. A dichiararlo è stato lo stesso capo di Stato ucraino, in un'intervista al Washington Post in cui definisce le rivelazioni dannose sia per Washington sia per Kiev.

"Non ho ricevuto anticipatamente alcuna informazione dalla Casa Bianca o dal Pentagono", ha dichiarato. "Non avevamo quella informazione. Personalmente io non l'avevo. E' certamente una brutta storia". "Non è vantaggioso per noi", ha aggiunto Zelensky. "Non è vantaggioso per la reputazione della Casa Bianca, e credo che non sia vantaggioso per la reputazione degli Stati Uniti".

I segreti trapelati online attraverso la piattaforma di messaggistica hanno fatto emergere tra le altre cose le cupe previsioni degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina, destinata a protrarsi, la situazione di carenza di armi di Kiev nella prospettiva di una controffensiva, il ruolo della Cina.

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha discusso della vicenda con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, durante una telefonata ad aprile, secondo un funzionario citato dal Washington Post. La telefonata era stata programmata per discutere del recente incontro dei ministri degli Esteri della Nato. Contemporaneamente, anche il vice segretario di Stato Wendy Sherman ha avuto diversi colloqui telefonici con i suoi omologhi sulla questione, anche se non è chiaro se ne abbia parlato con esponenti ucraini, osserva il giornale.

La fuga di notizie ha creato attriti tra l'Ucraina e gli Stati Uniti: l'incapacità di Washington di proteggere le informazioni sensibili potrebbe portare Kiev a condividere meno dati riservati.

"Non so se si tratta di una manipolazione o di un incidente, e perché dovrei", ha aggiunto Zelensky commentando l'intera vicenda. "Nonostante quanto accaduto, devo preparare lo stato per la disoccupazione, non per altro. Questo è il mio compito". Tra le notizie trapelate alcune mettevano in evidenza le carenze della difesa aerea di Kiev, altre contenevano dettagli su quali brigate si stavano preparando per la controffensiva. "Per noi, tutto ciò che informa in anticipo il nostro nemico in un modo o nell'altro è sicuramente uno svantaggio", ha sottolineato.

"La gente mi chiede, chi ne trae vantaggio? La mia risposta è molto semplice: non ho tempo per capire chi ne trae vantaggio. Sto guardando a chi non giova", ha ancora osservato il presidente ucraino che si è rifiutato di confermare o smentire le informazioni contenute nelle fughe di notizie - o addirittura di descrivere le rivelazioni come "sensibili" - perché ciò dimostrerebbe che i documenti sono reali e veritieri.

I funzionari ucraini e l'agenzia di intelligence militare del paese li hanno liquidati come "falsi" o come parte di una campagna di disinformazione russa. "Se rispondo, significa che ci sono documenti veri, sensibili. Per favore, smettetela di giocare con me. Sono il presidente di un paese in guerra".

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