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Gb, nuove linee guida sul sesso: lo studente guarda i porno? Non va sgridato

28 febbraio 2014 | 17.14
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Gb, nuove linee guida sul sesso: lo studente guarda i porno? Non va sgridato

Gli insegnanti non devono sgridare gli studenti che guardano materiale pornografico, ma sfruttare le lezioni scolastiche per spiegare loro che offrono un'immagine distorta del sesso. Queste le nuove direttive in materia di educazione sessuale in Gran Bretagna. I docenti devono essere innanzitutto realistici in merito ai tipi di immagini che oggigiorno gli studenti cercano, sfruttando le lezioni scolastiche come legittime basi per discussioni sulla sessualità. Le nuove linee guida del Governo britannico richiedono dunque discussioni senza giudizi da parte degli adulti, ma che invitino gli studenti ad aprirsi e volte a spiegare loro quali sono i pericoli, come ad esempio la pornodipendenza.

Il documento, pubblicato venerdì scorso, rappresenta il primo tentativo britannico di aggiornamento in materia di educazione sessuale degli ultimi 14 anni. Nick Clegg, vice primo ministro, ha spiegato al Telegraph che "è fondamentale salvaguardare i più giovani e aiutarli a crescere. Abbiamo bisogno di scuole che trattino l'educazione sessuale in maniera aggiornata, soprattutto oggi che le vite dei teenager sono dominate dalla tecnologia". Finora la sessualità in Gran Bretagna era trattata a livello scolastico solo in maniera limitata, durante le lezioni di Biologia. Invece ora, conclude Clegg, "l'educazione sessuale deve essere un'opportunità per parlare dell'immagine del corpo anche in relazione alla pornografia, per capire come certe immagini siano assolutamente alterate e non realistiche".

Secondo il documento, già nella scuola primaria i piccoli dovrebbero avere un approccio con il corpo attraverso le immagini e dovrebbero essere istruiti in merito all'importanza del rispetto nelle relazioni personali. Nella secondaria, invece, si dovrebbe parlare della pornografia in lezioni mirate, arrivando a sottolineare gli errori più comuni, come ad esempio le pressioni solitamente esercitate su partner in situazioni di disagio. Discussioni in classe sullo stesso tenore anche per il 'Sexting', la pratica a oggi molto diffusa di inviare foto personali senza veli attraverso messaggini.

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